sanità

Chirurgia della trachea: Chieti punto di eccellenza

Venti gli interventi di broncoscopia effettuati dall’equipe del professor Mucilli. Cinquecento le indagini diagnostiche che rivelano le patologie del respiro

CHIETI. Venti interventi di broncoscopia rigida e di resezione della trachea ogni anno. Oltre 500 invece le indagini diagnostiche che vengono effettuate per accertare patologie legate all’apparato respiratorio.

Continua l'esperienza nella diagnostica e nel trattamento delle patologie delle vie aeree da parte dell'équipe chirurgica dell'unità operativa di Chirurgia generale e toracica del Policlinico teatino, diretta dal professor Felice Mucilli, che in tale ambito si conferma ancora una volta Centro di riferimento nell'area dell'Adriatico. Nell'ultimo anno sono state eseguite procedure di endoscopia toracica (fibrobroncoscopie, broncoscopie rigide, disostruzioni laser, posizionamento di endoprotesi, dilatazioni endoscopiche) e interventi di resezione e ricostruzione tracheale secondo la metodica di "Grillo", tecnica risalente a metà del ‘900 di elevata complessità.

«La patologia tracheale» spiega Mucilli «presenta aspetti diagnostici e terapeutici peculiari, richiede un'alta specializzazione e la presenza di équipe dedicate. La condotta chirurgica viene pianificata in relazione all'entità della lesione, alla sua posizione anatomica nonché al paziente e alla sua storia clinica. Sarebbe anacronistico definire una resezione tracheale un intervento di routine, ma è mia profonda convinzione» aggiunge «che una preparazione assidua, l'utilizzo di nuove tecnologie e di nuovi materiali associati all’esperienza ultratrentennale del nostro Istituto, sede tra l’altro della Scuola di specializzazione in Chirurgia toracica, possano permettere di eseguire interventi di resezione maggiore in assoluta sicurezza».

La presenza di un team dedicato per la gestione delle patologie delle vie aeree infatti assicura continuità assistenziale anche in emergenza, data la pronta reperibilità dell'equipè, in modo tale da assicurare al paziente un intervento immediato. «La gestione e la cura delle patologie delle vie aeree» riprende «sono una sfida ancora aperta . I trattamenti endoscopici infatti (broncoscopia rigida, laser terapia, dilatazioni, posizionamento di endoprotesi), associati o meno ad interventi chirurgici di resezione e ricostruzione tracheo-bronchiale rappresentano oggi la terapia di scelta di patologie benigne, quali tracheobroncomalacie e stenosi tracheobronchiali, e di neoplasie maligne molto spesso con caratteristiche biologiche aggressive, che richiedono un trattamento tempestivo».

Le patologie benigne e maligne dell’apparato respiratorio sono in aumento e le tecniche utilizzate dalla struttura teatina fanno del reparto un centro di riferimento dell’area adriatica. «Arrivano pzienti da tutto il centro sud» aggiunge Mucilli «il nostro obiettivo è quello di ampliare ulteriormente il numero delle prestazioni».