«Come il primo giorno di scuola»

Motorizzazione, il rientro a 77 anni dell’ingegnere ingiustamente sospeso.

CHIETI. «Sono emozionato come fosse il primo giorno di scuola». Antonio Ambrosini ingegnere meccanico con 37 anni di esperienza, che ha lavorato anche per l’Agip in Libia, ieri mattina è tornato alla direzione della Motorizzazione civile, dopo 10 anni dalla pensione.
Ad accogliere quel ragazzo di 77 anni, «finché si ragiona si deve lavorare», dice dietro occhi buoni, ci sono dipendenti e i tecnici dell’ente, la reggente Anna Lucia Costantini, che proviene da Pescara. Nel 1994, il ministero dei trasporti lo sospese dall’incarico per due mesi e mezzo, a causa di una vicenda giudiziaria che però lo vide prosciolto da ogni ipotetica accusa. E dopo 10 anni dal primo ricorso gerarchico, fino a passare dal tribunale di Roma, (che dichiarò la sua incompetenza), finalmente il giudice del lavoro di Pescara gli ha dato ragione.

Quella sospensione non era legittima, per questo deve essere reintegrato per quel periodo di tempo in cui fu ingiustamente sospeso e che gli costò soldi, carriera e soprattutto onorabilità. «Si tratta di un risarcimento morale che volevo, per riavere ciò che mi era stato tolto: la dignità professionale», dice, «in fondo i soldi che mi dovranno ridare sono pochi», sorride e intanto firma carte che decretano ufficialmente il suo rientro. Con lui c’è il fratello Dante Ambrosini, ingegnere anche lui, ex direttore regionale dei vigili del fuoco, in pensione dallo scorso settembre. Arriva la dirigente Costantini per fargli firmare dei documenti. «Sono molto felice che sia ritornato, era giusto che fosse così», commenta. «E’ stata una mia collaboratrice», dice di lei l’ingegnere, «è una funzionaria molto brava».

Quella che alla scadenza di questi due mesi e mezzo prenderà definitivamente il suo posto. Di Pescara, laureato in ingegneria meccanica a Pisa, vincitore di concorso nel 1963, celibe, «i miei figli sono i miei nipoti», Ambrosini racconta della sua lunga carriera. «Ho lavorato all’Agip, sono andato anche in Libia, ho lavorato alla Motorizzazione quando si stava sempre in giro, in mezzo alla strada per controlli, verifiche. Oggi tutto è cambiato». E’ orgoglioso di essere stato e di essere ritornato il dirigente dell’ufficio di Motorizzazione più importante della Regione. «Noi abbiamo una competenza molto vasta con tutte le fabbriche che ci sono in questa provincia».

Dopo la sospensione dalla Motorizzazione gli affidarono un ruolo dirigenziale all’Ustif di Pescara. «Anche quando sono andato in pensione ho sempre lavorato», dice, «per trasmettere ai giovani la mia esperienza, altrimenti che senso ha lavorare». Il caso ieri è stato trattato anche dal TG5.