Crisi idrica, chiesti i lavori all’Avello 

Guardiagrele. Iacovella (La Voce): la Regione tenga fede agli impegni sui fondi

GUARDIAGRELE. Carenza di acqua: il comitato civico “La Voce” in vista dell'arrivo di agosto, che d’abitudine dà il via al periodo di magra per quanto riguarda l’approvvigionamento idrico, torna a evidenziare che per evitare i disagi ai cittadini, bisogna subito avviare i lavori di sistemazione della rete di distribuzione. «La diminuzione delle portate dovute a calamità naturali, la perdita di acqua per evaporazione di circa il 50% causata dalle temperature elevate, accompagnata dalla perdite delle reti di distribuzione che supera il 40%», osserva il coordinatore del sodalizio, Nello Iacovella, «nel futuro può portare al collasso dell’intero ciclo integrato delle acque, con conseguenze che possono essere a dir poco disastrose. Il comprensorio dell’Avello che distribuisce l’acqua a sei Comuni: Guardiagrele, Pennapiedimonte, Orsogna, San Martino sulla Marruccina, Casacanditella e Filetto», aggiunge Iacovella, «nei periodi di magra, dispone di una quantità di acqua che si aggira sui 75 litri al secondo, di cui 35 provenienti dalla stazione di pompaggio di Pretoro e 40 dall’acquedotto Avello. Se si considera che le reti di distribuzione, vecchie di oltre 40 anni, procurano una perdita di circa il 40% di acqua», precisa Iacovella, «possiamo dedurre che agli utenti si riescono a distribuire appena 40 litri, un quantitativo insufficente a soddisfare le esigenze del comprensorio».
Il coordinatore del comitato evidenzia quindi che questi dati impongono un urgente intervento di rifacimento delle reti di distribuzione, principalmente per recuperare quel 40 % di acqua che va sistematicamente perduta. «Dopo anni di abbandono», continua Iacovella, «il gestore Sasi ha finalmente appaltato i lavori per il rifacimento delle reti idriche del comprensorio per 1.600.000 euro, ottenuti grazie a un finanziamento del decreto Sbocca Italia. Ora, visto che il progetto di sistemazione dell’acquedotto Avello è di 8.500.000 euro, ci auguriamo che la Regione mantenga la promessa di finanziare la rimanente somma con i fondi ricavati da tutti i lavori a base d’asta».
Giovanni Iannamico
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