Di Primio: priorità alla sicurezza

Il candidato Pdl e il decalogo di governo: non sono contrario alle ronde

CHIETI. La campagna elettorale comincia a entrare nel vivo. Oggi scende ufficialmente in campo il quinto candidato sindaco, Pietro Supino, in corsa con la lista civica “Chieti insieme” che si presenta alle 11 nel Caffé Vittoria. Sempre qui, ieri, ha debuttato per le politiche comunali la lista civica “Il popolo di Chieti-Lega Nord Abruzzo”, da subito a sostegno del candidato sindaco del centrodestra, Umberto Di Primio, che ha dato alcune anticipazioni sul proprio programma elettorale. Il tema della sicurezza è tra i primi obiettivi, con la costituzione di un ufficio per la sicurezza urbana nel Comune.

Il tema della sicurezza è centrale con la costituzione di un ufficio per la sicurezza urbana nel Comune. Umberto Di Primio si è detto anche non contrario alle ronde. Nel pomeriggio di ieri, infine, alla Civitella sono stati presentati i candidati dei Club della Libertà di Chieti.
E’ intervenuto l’onorevole Mario Valducci, presidente della commissione trasporti della Camera, che a Di Primio, seduto accanto, ha chiesto di governare la città «servendo le istituzioni e i cittadini, senza alimentare clientelismi, applicando il principio della sussidarietà ed elevando la qualità della vita, a partire dal rilancio del tessuto economico».

Accanto a lui sedevano l’onorevole Daniele Toto, vicecoordinatore provinciale del Pdl, e i presidenti dei Club teatini, Vincenzo Ginefra, ex assessore di Nicola Cucullo, che torna in corsa alle comunali, e Roberto Melideo, anch’egli candidato. I due vedono in prospettiva una città industrializzata con il rilancio del tessuto commerciale, anche nella parte alta. L’onorevole Toto ha aggiunto: «La politica è l’etica del fare, ovvero della decisione e del comando. E lo si è visto nell’attività di governo con azioni mirate ed efficaci. Ad esempio cito la politica della sicurezza di Maroni, quella nella pubblica amministrazione di Brunetta e quella nella scuola della Gelmini che ha riportato al centro lo studente».

Volti in voto. Fioccano i nomi. I Club della libertà candidano anche Remo Stampone, Stefano Rispoli, Silvio Tavoletta, assessore nella giunta provinciale di Di Giuseppantonio, e Carla Di Biase. Con “Il popolo di Chieti-Lega Nord Abruzzo” si candida un altro ex assessore di Cucullo, Paola Simonelli. Capolista sarà, in rispetto di un mero ordine alfabetico, Maria Pia Barbetta, attiva nel sociale.

Tra gli altri nomi c’è quello del consigliere Gianluigi Moresco. Impazzano i cartelloni elettorali e tra i volti ci sono quelli dei candidati del Pd Alessandro Marzoli e Tiziano Viani, di Bruno Di Paolo per “Giustizia sociale”, e di Alessandro Carbone per il Pdl.
Liste. “Il popolo di Chieti-Lega Nord Abruzzo” vede due compagini unite a sostegno di Di Primio.
Il Popolo di Chieti è emanazione dell’associazione “Il Popolo d’Abruzzo”, nata il 18 ottobre 2009.
Presidente regionale è Gianni Di Labio, ex assessore al commercio nella giunta di Nicolino Cucullo.

Coordinatore è Federico Gallucci, in forse per la candidatura alle comunali, vice presidente regionale Giovina D’Ortenzio e segretario cittadino, Dario Talucci. «Siamo nati per stare in mezzo alla gente e per recepirne umori e proposte», dice Di Labio.
«L’accordo programmatico con la Lega», continua Gallucci, «parte da obiettivi comuni come il radicamento sul territorio e il rapporto con la cittadinanza».

Sicurezza, lavoro, cultura e sanità sono tra i temi cari a questo neo-sodalizio politico.
Alla presentazione della lista c’è il candidato sindaco Di Primio, che offre alcune anticipazioni sul programma elettorale.
Il decalogo. «Ne ho qui una bozza», afferma Di Primio, «è diviso in 10 capitoli, che chiamano gli elettori a condividere linee di azione per una Chieti più ecologica, fruibile, innovativa, sicura e accogliente».
Il rilancio della cultura parte da una sinergia reale con Sovrintendenza e Università. «Abbiamo in mente un progetto di gestione dei beni culturali», continua Di Primio, «che metta a sistema i musei e il patrimonio culturale».

Prima di tutto, però, c’è la sicurezza. «Non vedo nulla di male nell’istituire un servizio di ronda», osserva il candidato del centrodestra, «in città serpeggia una microcriminalità pericolosa, che va stroncata sul nascere. Istituiremo da subito un ufficio per la sicurezza urbana, Usu, d’intesa con i vigili, che sia strumento di controllo e monitoraggio a servizio dei cittadini». E’ già in agenda il problema lavoro. Martedì il candidato sindaco incontrerà i sindacati sul progetto In.Te, disegnato sull’area della ex Burgo.