Di Primio, pronto lo stop alle elezioni

Il centrodestra verso il no alla ricandidatura del sindaco indagato per corruzione. La decisione nelle prossime 48 ore

CHIETI. Dietro la parola «imbarazzante» che un alto esponente del centrodestra teatino si è lasciato sfuggire ieri, si cela il no alla ricandidatura di Umberto Di Primio. E’ l’effetto politico, inevitabile e sofferto, dell’inchiesta per una presunta corruzione che si è abbattuta sul sindaco uscente dell’Ncd.

Nelle prossime 48 ore, la coalizione prenderà la decisione dello stop alle elezioni mettendo in campo altri due nomi di prestigio per la corsa a sindaco. Già ieri, infatti, si parlava della convocazione del tavolo provinciale del centrodestra che deciderà la sorte politica di Di Primio, ma non prima di aver chiarito un passaggio chiave. L’avviso di garanzia è stato davvero un fulmine a ciel sereno? E’ la domanda che il centrodestra teatino fa a Di Primio alla vigilia della decisione che, se le anticipazioni avranno conferma, cambierà la geografia politica delle amministrative teatine. A dire no alla ricandidatura di Di Primio erano in due, anzi tre: l’onorevole Fabrizio Di Stefano, il consigliere regionaleMauro Febbo e il coordinatore regionale di Forza Italia, Nazario Pagano. Ma il dietrofront di Febbo a candidarsi per le primarie e l’ostinazione di Di Primio a non fare passi indietro, fino ad arrivare al punto di impegnarsi con il fronte del no ad autofinanziarsi la campagna elettorale, aveva portato la coalizione a sdoganarlo nell’incontro della pax del 21 dicembre.

Ma la ricandidatura non è mai stata ufficializzata perché Di Primio aveva chiesto di differirla al 2 febbraio. Perché far passare tanto tempo, sapeva di essere indagato? E come interpretare con il senno del poi l’inchiesta che ipotizza una dazione dall’imprenditore del Megalò 3, Enzo Perilli, per la campagna elettorale che il sindaco aveva assicurato di autofinanziarsi? Mentre il centrodestra cerca risposte a queste domande, il sindaco va avanti a modo suo: in tv dice di rimettere nelle mani della coalizione la decisione sulla ricandidatura ma, poche ore dopo, convoca la maggioranza in Comune e annuncia la convention elettorale per la fine del mese allo Scalo. Oppure, come è accaduto ieri mattina, partecipa al taglio del nastro, con l'assessore alle politiche sociali, Emilia De Matteo, della nuova sede dell'Anmil, in via Speziali. E parla da candidato: «Nel ringraziare il presidente nazionale, Franco Bertoni», dice, «e il presidente provinciale, Luigi D'Alessandro, per la grande attenzione che l'associazione dedica allo sviluppo della prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro, sottolineo come solo una solida cultura della sicurezza possa scongiurare tante tragedie». Ma la politica bussa già alla sua porta.