Disabili, il Comune ne assiste 250

L'assessore De Matteo: "La casa famiglia è una nostra assoluta priorità"

CHIETI. Sono circa 250 i disabili assistiti dai servizi sociali del Comune attraverso la società partecipata Chieti Solidale. «Su un bilancio sociale di 2 milioni e 948mila euro», dice l'assessore Emilia De Matteo, «nel 2010 oltre un milione e mezzo sono stati destinati alla disabilità, 83 mila ore di assistenza domiciliare e scolastica. Quest'anno abbiamo mantenuto lo stesso budget, nonostante i minori trasferimenti dalla Regione». Per l'assessore lo sfogo di Tarcisio Falcone, padre di un disabile, sull'assenza del progetto "Dopo di Noi" non deve sminuire quanto il Comune già fa per la disabilità. La casa famiglia che l'anziano padre ha chiesto a gran voce appellandosi all'arcivescovo Bruno Forte e al prefetto Vincenzo Greco, comunque rimane una priorità anche per l'ente municipale.

«Nel centro storico», continua De Matteo, «avevamo pensato ad alcuni locali della Pierantoni, ma ci sono barriere architettoniche insormontabili. C'era anche un appartamento in viale Amendola, che però era stato già dato a un'altra associazione che afferisce sempre alla disabilità. Tra le altre strutture prese in esame ci sono le ex scuole di San Salvatore, ma qui il problema è l'ubicazione periferica, non opportuna all'obiettivo di autonomia e integrazione che la casa famiglia deve soddisfare».

Ora il cerchio si stringe allo scalo, dove ci sono in ballo alcune strutture, tra cui l'ex asilo di via Marino da Caramanico.

«Nel frattempo cerchiamo di andare al meglio incontro alle esigenze delle famiglie», aggiunge De Matteo, «oltre un milione e 200mila euro sul piano di zona, più i 250mila del piano locale per la non autosufficienza, più le risorse per l'assistenza domiciliare integrata, circa 75mila euro, sono destinati a queste problematiche. Per offrire servizi che già puntano a rendere i disabili più autonomi e integrati, ci sono assistenza trasporto e scolastica, borse lavoro per i disabili mentali, aiuto per l'autonomia in casa, servizi per l'attività motoria e l'avviamento allo sport. Al ragazzo dello stesso Falcone è assicurata assistenza diretta e in istituti dedicati per gran parte della giornata».

E' tenuta in conto anche l'attività del'Anffas.

«Assicuriamo oltre 300mila euro l'anno per le attività mattutine e pomeridiane del centro diurno e per l'emergenza disabilità, ascurando assistenza ai disabili quando la famiglia non può temporaneamente prendersene cura».

Il sindaco ha garantito che entro l'anno sarà avviato il "Dopo Di Noi". «Ce la stiamo mettendo tutta. E' una priorità e tale resta», conclude l'assessore.

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