Discariche, la bonifica non decolla

Bloccato da mesi in Comune l’iter burocratico per Vallone Maltempo e via Lota

VASTO. Verranno bonificate le discariche di Vallone Maltempo e di via Lota incluse nella black list dell’Unione Europea insieme ad altri 23 siti sparsi sul territorio nazionale, aree per le quali è prevista una sanzione di 200mila euro l’anno.

La messa in sicurezza delle due discariche presenti in città è stata inserita nel programma triennale delle opere pubbliche 2015-2017 come interventi ritenuti di assoluta priorità per l’amministrazione comunale, ma l’iter burocratico che prevede la verifica di “assoggettabilità” e la “valutazione paesaggistica”, non è ancora stato definito. Il rischio è che gli interventi per la bonifica e la messa in sicurezza delle due aree comunali (che sarebbero dovuti iniziare già nel secondo trimestre del 2015), slittino a data da destinarsi. Le criticità dei due siti, finiti nella lista nera dell’Ue – come ha ricordato l’europarlamentare grillina Daniela Aiuto durante il convegno “Ecomafie e veleni in Abruzzo”, organizzato sabato scorso nella sala congressi degli ex palazzi scolastici di corso Italia- sono note da tempo.

Il rischio ambientale legato all’inquinamento delle falde acquifere del torrente Maltempo, che sfocia in mare a nord di Vasto, è stato anche oggetto di un rapporto della Fee Abruzzo di qualche anno fa. La Fondazione europea per l'educazione ambientale, che assegna le Bandiere blu alle località turistiche, ha fatto eseguire analisi che hanno prodotto risultati preoccupanti. La Fee ha lanciato l'allarme dopo aver monitorato per mesi il corso d'acqua e aver capito che l'area in cui veniva accumulato il pattume è una bomba ecologica.

Una montagna d'immondizia ricoperta da uno strato di terra e abbandonata a se stessa a partire dagli anni ’90, quando è entrato in funzione a Valle Cena, a Cupello, l'impianto del Civeta, il Consorzio intercomunale che gestisce lo smaltimento e il riciclaggio dei rifiuti. Le criticità segnalate nel dossier sono frutto di una serie di rilievi durati circa sei mesi, durante i quali i volontari Fee hanno accertato che in prossimità del Vallone Maltempo, in corrispondenza della vecchia discarica di rifiuti urbani, precariamente ricoperta, penetrano liquami tossici che sono evidenti solo in caso di pioggia abbondante o di nevicate.

Per la bonifica della discarica la Regione ha stanziato tre milioni e 200mila euro, mentre per quella di via Lota 597 mila euro. (a.b.) .