Distretto sanitario, proteste per il caldo 

La struttura di via De Litio non ha impianti di climatizzazione. Paolucci: la sposteremo nella caserma di via Ricciardi

CHIETI. Nessun impianto di climatizzazione, stanze poco aerate con finestre vasistas che si aprono solo parzialmente e in maniera assolutamente insufficiente e i pazienti in fila, spesso anziani, che negli orari di punta non sanno neanche dove sedersi.
Il caldo estivo riaccende le proteste degli utenti del distretto sanitario di Chieti Scalo, diretto da Mariarosaria Agricola. Il personale sanitario ha cercato di fare di tutto per alleviare i disagi, ma c’è poco da fare. «La sala prelievi è asfissiante», dice una paziente attempata, «c’è da sentirsi male. Il medico è arrivato anche in ritardo. È stata davvero un’agonia». La sala prelievi è aperta dalle 8 alle 10,30. Il personale ha a disposizione un solo condizionatore portatile, che è stato sistemato nella sala d’attesa. E si tratta anche di un condizionatore vecchio modello, tanto che qualcuno si è lamentato pure per il rumore assillante dell’apparecchio.
Della struttura e delle sue enormi inadeguatezze si sono interessati in molti. Dagli utenti - a cominciare dal comitato Chieti Scalo Noi di Camillo Carapelle - alla politica (con i consiglieri regionali e comunali del Movimento 5 Stelle Sara Marcozzi, Ottavio Argenio e Manuela D’Arcangelo, che al termine di una visita ispettiva hanno redatto un esposto inviato alla direzione Asl), alla stessa Asl che ha inviato un’ispezione condotta dal Siesp, il Servizio igiene epidemiologia e sanità pubblica diretto da Alessandro Giardinelli. Il sopralluogo, avvenuto lo scorso 17 gennaio, si era chiuso infatti con un rapporto pieno zeppo di criticità. Inviato al Comune, il sindaco Umberto Di Primio ha diffidato la Asl a risolvere le criticità della struttura nell’arco di 90 giorni. Tempo assolutamente insufficiente per trovare una struttura alternativa. «In realtà l’unica alternativa è chiudere il servizio», dice il direttore sanitario Asl Vincenzo Orsatti, «ma noi non vogliamo sospendere il servizio e ci stiamo muovendo per trovare soluzioni».
«L’indirizzo dato è quello di spostare il distretto sanitario di via De Litio nella vicina caserma dei carabinieri di Chieti Scalo in via Ricciardi», dice l’assessore regionale alla sanità Silvio Paolucci. Ma il progetto è legato ai tempi dei carabinieri che devono spostarsi nella caserma Rebeggiani in viale Croce. Lo spostamento è previsto per la primavera del 2019.
«A quel punto», continua Orsatti, «da quello che abbiamo capito al momento non serviranno grandi opere per far diventare quello stabile un distretto sanitario. La caserma si trova in buono stato, certamente migliore di quello di via De Litio».
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