Dogliola, incendio divora 350 balle di fieno durante la festa 

In fiamme il fienile di un dipendente comunale e componente del comitato per le celebrazioni di San Luigi. Messi in salvo tutti gli animali

DOGLIOLA . Notte di fuoco a Dogliola. Il paese festeggiava il santo patrono, San Luigi, e qualcuno ha deciso di rovinare la ricorrenza e contestualmente danneggiare un dipendente comunale che faceva parte degli organizzatori. Lo ha fatto incendiando il fienile del dipendente. È di origine dolosa, infatti, l’incendio che mercoledì sera ha distrutto 350 balle di fieno accatastate all’esterno dell’azienda agricola di un dipendente comunale in località Macchia della Valle. L’autore è entrato in azione alle 22,30. Ben sapendo che i paesani avevano raggiunto il centro storico del vecchio borgo per trascorrere qualche ora di spensieratezza, l’autore del rogo si è diretto verso la campagna. Ha raggiunto l’azienda agricola e in pochi secondi ha provocato l’inferno. E' bastato gettare un fiammifero o avvicinare la fiamma dell’accendino alle balle di fieno. Provvidenziale è stato l’allarme lanciato da un automobilista che ha visto le lingue di fuoco. Grazie al suo Sos, il titolare del fienile è riuscito ad intervenire subito mettendo in salvo gli animali da allevamento e i cani.
Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco di Vasto e di Ortona e le squadre di protezione civile di Dogliola e Palmoli. L’intero paese ha collaborato alle operazioni di spegnimento che si sono protratte fino all’una. Il sindaco, Rocco D’Adamio, ha condannato duramente il gesto. In paese sono tutti convinti che si sia trattato di un dispetto. Nessuno per il momento punta il dito contro qualcuno in particolare. Tanti gli attestati di solidarietà al dipendente danneggiato. Molti dogliolesi non appena si è sparsa la notizia dell'incendio, hanno lasciato la piazza ed hanno raggiunto contrada Macchia della Valle. «I vigili del fuoco e i volontari sono stati bravi e rapidi. Certo, la natura stessa del materiale incendiato ha alimentato il rogo. Meno male che non ci sono stati feriti», dice il sindaco D’Adamio. Anche i carabinieri sono stati avvisati di quanto è accaduto. Nonostante la lontananza tra il luogo dell’intervento e la sede dei soccorritori il peggio è stato evitato. Il timore di estensione rapida delle fiamme nelle zone circostanti ha tenuto tutti con il fiato sospeso per ore.
Dogliola ha voluto comunque onorare il patrono con i fuochi d'artificio. Ma l’episodio riporta alla memoria altri incendi avvenuti in paese. Un anno fa dieci ettari di terreno andarono in fumo tra Mafalda e Dogliola. Un fronte di fuoco di oltre un chilometro costrinse le autorità a bloccare per ore la strada statale Trignina. Anche allora venne ipotizzata l’origine dolosa del rogo.
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