Verrà custodito nella biblioteca di Fara Filiorum Petri<BR>

Dopo duecento anni di ricerche trovato il manoscritto di Vicentini

 FARA FILIORUM PETRI. Dopo più di duecento anni la biblioteca comunale, torna in possesso del suo testo più importante: Il Gisulfo, romanzo scritto nel 1782 dal celebre scienziato e scrittore (a lui è intestato uno dei più importanti istituti scolastici di Chieti) e che sembrava oramai scomparso dalla circolazione. C'è voluta la passione e caparbietà dell'attuale sindaco di Fara Domenico Bucciarelli per riportare la copia autentica a disposizione dei lettori faresi e non solo. L'opera era stata dimenticata nella biblioteca provinciale e, grazie all' interessamento degli amministratori di Fara Filiorum Petri, oggi né è stata ristampata una copia autentica che finalmente permetterà a tutti di incontrare il genio farese di fine ottocento, oggi molto attuale.  Infatti, Filandro Vicentini, dapprima scienziato e medico (isolò il batterio Lepotrix), liberale convinto, si scoprì un forte fautore dell'Unità dell'Italia e grande avversario del brigantaggio, tanto da essere uno degli artefici della costruzione del Block House, fortificazione costruita appositamente contro le incursione dei briganti della Maiella.»Per centinaia di anni quel libro era custodito nella biblioteca provinciale di Chieti e del tutto dimenticato» spiega Bucciarelli, «la figura poliedrica di Vicentini deve essere rivalutata e, soprattutto, conosciuto dai nostri giovani alle prese con una figura che prima come scienziato, poi come ingegnere e infine scrittore, rappresenta un esempio unico nella nostra storia». Il romanzo Gisulfo sarà custodito nella biblioteca comunale di Fara Filiorum Petri a disposizione per la sola lettura in sede e non per il prestito esterno.

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