Droga nel Frentano, presi gli spacciatori 

Altri 4 arresti per il caso degli stupefacenti nascosti nella casa di riposo. Sette indagati: c’è anche un cancelliere della Procura 

LANCIANO. Lotta allo spaccio di droga nel Frentano: scattano quattro nuovi arresti. Il blitz dei carabinieri, ieri all’alba, ha portato due persone in carcere e altre due ai domiciliari. Altre sette sono indagate, tra cui un cancelliere della Procura di Lanciano. Sono questi gli sviluppi di un’indagine iniziata a gennaio e che, lo scorso aprile, ha visto l’arresto in flagranza di due donne per la droga nascosta in una residenza per anziani.
GLI ARRESTATI. In carcere sono finiti Roberto Polidori, 63 anni, e Maurizio Petrillo, 50, entrambi di Lanciano; ai domiciliari Antonio Luca Polidori, 26 anni e figlio di Roberto, e Anthony Bevilacqua, 27enne di San Vito Chietino. Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal gip Massimo Canosa, su richiesta del procuratore Mirvana Di Serio. Gli interrogatori di garanzia si svolgeranno tra domani e venerdì. Tutti sono accusati, a vario titolo, di detenzione e spaccio di stupefacenti. Cocaina, hashish e marijuana destinate al Lancianese, fino alla costa. Tre degli indagati devono rispondere di favoreggiamento reale.
AFFARE DI FAMIGLIA. «L’indagine», spiega il capitano Vincenzo Orlando, comandante della Compagnia, «nasce da approfondimenti effettuati sul conto di soggetti assuntori di droghe venuti fuori durante attività di prevenzione. Così abbiamo scoperto una famiglia di Lanciano dedita allo spaccio». Gli arresti di ieri seguono, infatti, l’operazione antidroga dello scorso 16 aprile quando, in una residenza per anziani di Treglio, i militari scoprono 400 grammi di cocaina nascosti in un barattolo di latta sopra l’armadio di una stanza. Vengono arrestate in flagranza Carolina Barlafante, 63 anni, convivente di Roberto Polidori e madre di Luca, e un’altra figlia della donna, Fiorella Scaglione, 44 anni. Le due donne, che avevano libero accesso alla Rsa, sono state poi scarcerate. Secondo i carabinieri, l’attività di spaccio si sviluppava all’interno del nucleo familiare, dove ognuno avrebbe avuto il suo ruolo. Quello di un altro componente della famiglia, W.S., sarebbe stato, ad esempio, di custodire le somme di denaro provento dell’attività illecita di spaccio.
TAMPONAMENTO. Nei nove mesi di indagine un paio di imprevisti hanno rischiato di compromettere l’operazione. Ad aprile l’auto con a bordo la Barlafante e il convivente resta coinvolta in un tamponamento. Sotto il veicolo i militari avevano installato un dispositivo Gps che, nell’urto, si stacca e viene scoperto dagli indagati. Da qui il nome “Lost signal (segnale perso)” dato all’operazione.
SPIA IN PROCURA. Ma c’è anche un cancelliere della Procura, conoscente di alcuni indagati, che conferma loro le attività investigative in atto. L’impiegato è indagato per rivelazione del segreto istruttorio e accesso abusivo al sistema informatico. Su questo fronte gli accertamenti sono tuttora in corso e vige il massimo riserbo da parte degli investigatori. A questo punto, però, gli indagati modificano il loro modus operandi e adottano precauzioni, come quella di spostare i contatti sulla chat di Whatsapp.
LE INDAGINI. Sono state condotte con servizi di osservazione e pedinamento, durante i quali i carabinieri si sono camuffati da operai, elettricisti e operatori ecologici, nonché attraverso intercettazioni telefoniche e di posizione con dispositivi Gps. Gli investigatori del Nucleo operativo e radiomobile (l’operazione è stata portata avanti anche dal capitano Massimo Canale, trasferito a nuovo incarico) hanno ascoltato centinaia di ore di conversazioni, rese di difficile interpretazione in seguito alle cautele attivate dagli indagati. Ieri mattina all’alba il blitz, che ha impegnato 30 carabinieri, supportati da un’unità cinofila antidroga del comando provinciale. Nel corso delle perquisizioni domiciliari sono stati sequestrati solo 5 grammi di hashish, di cui Luca Antonio Polidori ha cercato di disfarsi all’arrivo dei militari. Da gennaio a settembre, invece, sono stati sequestrati quasi un chilo di sostanze stupefacenti e 32mila euro in contanti. Trenta persone sono state segnalate quali assuntori di droga.
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