Duplice omicidio a Ortona, perizia per Marfisi

Uccise la moglie e l'amica di lei, secondo l'accusa l'uomo maturò il delitto quando la donna rifiutò i suoi auguri di compleanno e gli comunicò che voleva stare con la sua amante

CHIETI. Verrà sottoposto a perizia psichiatrica Francesco Marfisi, di Ortona, accusato di aver ucciso a coltellate lo scorso 13 aprile la moglie Letizia Primiterra e l'amica di lei, Laura Pezzella. Lo ha deciso il giudice del tribunale di Chieti Isabella Allieri. Secondo l'accusa - l'inchiesta è stata coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Chieti Giancarlo Ciani - il duplice omicidio venne elaborato circa quattro mesi prima da Marfisi, un proposito giunto a maturazione il giorno prima in occasione del compleanno della moglie. Incontrando quest'ultima dentro un bar, la donna si sarebbe rifiutata di accettare gli auguri di compleanno dal marito, al quale disse di voler stare da sola con la sua amante e nuova compagna, con la quale aveva avuto un rapporto sessuale per festeggiare la ricorrenza.

Francesco Marfisi

Era stato il difensore Rocco Giancristoforo a chiedere il rito abbreviato condizionato alla perizia. Il giudice ha fissato al prossimo 6 dicembre la data per il conferimento della perizia alla psichiatra Marilisa Amorosi. Nell'udienza di questa mattina, presente Marfisi che dal giorno dell'omicidio è in carcere, si sono costituiti parte civile il marito di Laura Pezzella, Massimo Quartieri, e i due figli, assistiti dall'avvocato Ilario Cocciola, i genitori della donna ovvero il padre Giuseppe Pezzella e la madre Silvana Barbieri, assistiti dall'avvocato Luigi Leo. Parti civili anche Iziano Primiterra, padre di Letizia, due dei tre figli e il fratello della vittima Gianluca Primiterra, assistiti dall'avvocato Luca Tirabassi, oltre al centro antiviolenza "Donn è" di Ortona. Marfisi è accusato di duplice omicidio volontario con le aggravanti della premeditazione e della crudeltà, tentato omicidio nei confronti della donna che ospitava la moglie in casa quando si verificarono i fatti e di lesioni personali nei confronti di sua figlia incinta, rimasta ferita al cuoio capelluto mentre il padre sferrava fendenti alla moglie.