Ecco il regolamento per gli aiuti

Nuove regole di accesso al sostegno per i bisognosi. Menicucci: «Stop ai furbi»

ORTONA. Sarà preso ad esempio come modello da sottoporre alla Caritas nazionale il nuovo regolamento del Comune di Ortona sulle misure antipovertà. Alla base delle 14 pagine che costituiscono le nuove regole per l’accesso a misure di aiuto e sostegno ai bisognosi, c’è infatti un concetto semplice ma al tempo stesso rivoluzionario: razionalizzare le risorse disponibili e utilizzarle nel modo migliore e più efficace. E non si tratta di bruscolini. Il Comune ha infatti erogato ben 250mila euro nel 2013 per il sostegno a famiglie e persone in stato di bisogno. La stessa cifra è stata confermata per il 2014.

«Si tratta», spiega Luigi Menicucci (Pd), autore del regolamento, «solo di spendere bene e in modo proficuo i soldi che abbiamo, senza sprechi, senza che ci sia qualcuno che faccia il furbo». Ci sarà quindi un software unico dove tutti i protagonisti - ben cinque parrocchie con servizio Caritas, più la mensa sociale Ristoro degli Angeli, la Croce Rossa e il Comune - avranno accesso per un coordinamento unico di tutte le famiglie sostenute. Ci sarà una scheda di valutazione delle famiglie dove verranno elencati tutti gli aiuti. «Non accadrà più», sostiene Menicucci, «che ci siano famiglie che prendono da più parti e famiglie invece che per pudore o vergogna non chiedono nemmeno».

Altra novità introdotta nel regolamento è il concetto del dare e avere. Restano gli interventi economici una tantum o straordinari, ma, in alcuni casi, ci saranno dei patti di collaborazione per i quali, a fronte dell’erogazione di cibo, denaro o altri servizi, ci saranno delle ore lavorative e prestazioni da effettuare per la città. E viene introdotto il concetto di vaucher. Invece che dare denaro si attiveranno convenzioni con Caritas, farmacie, medici e negozi per dare alla persone il servizio di cui hanno effettivamente bisogno, dai pannolini per i bimbi, fino ad una visita dal dentista, oppure un farmaco specifico.

Daria De Laurentiis

©RIPRODUZIONE RISERVATA