Falsa massaggiatrice denunciata dai carabinieri di Chieti

CHIETI SCALO

Falsa massaggiatrice deruba un'anziana di tutto il suo oro

Bella donna e ben vestita suona alla porta di casa spacciandosi come fisioterapista a domicilio per un'associazione benefica: denunciata 43enne teatina

CHIETI. Suona alla porta di casa una donna di bell’aspetto, è vestita in modo accurato. Si presenta come una massaggiatrice fisioterapista, per conto di un’associazione di beneficenza. La bella donna chiede di entrare per fare una prestazione a domicilio, in cambio di una piccola offerta. E’ una 84enne che vive a Chieti Scalo a ricevere la visita inattesa. L’anziana non esita ad aprire la porta e a far entrare la falsa professionista come una specie di benedizione. La sequenza è andata in scena sabato scorso. Come sia andata a finire, si può immaginare. L’anziana si dice piena di dolori e accetta di buon grado di farsi visitare. La finta fisioterapista, a quel punto, ha la strada spianata e può attuare il suo piano: chiede alla “paziente” di togliersi tutti gli oggetti preziosi che ha addosso, perché sono fastidiosi per la visita, e perché lei, la massaggiatrice, è allergica all’oro. L’anziana non ci trova niente di strano: accetta l’invito e tutto avviene con naturalezza sotto la sapiente maestria della millantatrice, la quale procede al massaggio terapeutico. Avuta la certezza di avere in pugno la sua preda, la truffatrice arraffa tutto l’oro poggiato sul tavolo della cucina e si dilegua velocemente. A questo punto, l'anziana si desta. Rincorre per un tratto la ladra e la vede sparire a bordo di un’auto scura parcheggiata lì vicino da un complice. Chiama subito i carabinieri. Purtroppo, non riesce a indicare ai militari di Chieti Scalo né la marca, né il modello della vettura ma nonostante i pochi elementi forniti, e soprattutto grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza di una banca, i carabinieri si accorgono di avere a che fare con una “vecchia conoscenza”: la truffatrice è una teatina di 43 anni. A confermarlo è la stessa vittima dell’ultimo raggiro, dopo aver riconosciuto la finta fisioterapista dalle foto segnaletiche che i militari le sottopongono. A quel punto, scatta la denuncia per la 43enne. L’ennesima. Ancora da identificare è invece il suo complice.

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