Farmaci, colpo da 200 mila euro

Ortona, prima stima del valore dei medicinali rubati in ospedale. Caccia alle bande specializzate

ORTONA. Il furto dei medicinali alla farmacia dellospedale civile “Gaetano Bernabeo” di Ortona, avvenuto alcuni giorni fa, è statoun bel colpo per i ladri. Il bottino si aggira fra 150 e 200 mila euro.

I ladri sono entrati in azione, nel cuore della notte, forzando una finestrella posteriore della farmacia interna al nosocomio, per poi dirigersi nei locali dove sono custoditi i farmaci. Hanno così portato via dai frigoriferi e dai cassetti numerose scatole di medicinali, alcune delle quali costose. Le nuove ordinazioni, in lotti, erano arrivate in ospedale da pochi giorni. Purtroppo, le medicine non sono finite nelle mani di pazienti e utenti bisognosi di cure, ma in quelle di una banda, probabilmente specializzata in questa tipologia di furto e che cercherà di piazzarle sul mercato nero, magari anche estero

I banditi hanno portato via un po’ di tutto: medicinali chemioterapici, antitumorali, ginecologici, ma non stupefacenti come ha affermato, a caldo, il capitano dei carabinieri della compagnia di Ortona, Gianfilippo Manconi. Secondo la ricostruzione dei militari dell’Arma che si stanno occupando del caso sembra che i ladri abbiano scavalcato la recinzione dell’ospedale, forzato una finestrella e che siano andati dritti nella farmacia, con la speranza di fare il colpaccio. Caricata la merce di alto valore, sono usciti da una delle porte “anti panico” della struttura ospedaliera, fuggendo velocemente non dall’ingresso principale, controllato, ma da un’uscita secondaria e che dà meno nell’occhio. Si ipotizza, dalla stradina tra l’ospedale e il liceo scientifico dove escono normalmente i carri funebri.

Il colpo, che danneggia sicuramente la comunità, pone la questione di rendere più difficile possibile la vita alle organizzazioni specializzate in furti di farmaci. Nella parte posteriore dell’ospedale, in corrispondenza dei locali della farmacia, ci sono alcune finestrelle a vetro senza inferriate e che, non sono molto difficili da scardinare, come, purtroppo, i fatti hanno dimostrato. È necessario che la Asl provveda a mettere più sistemi di sicurezza in questi punti più facilmente vulnerabili.

Lorenzo Seccia

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