Festa della musica senza frontiere con mille coristi 

Al Chorus Inside cantanti anche da Russia, Moldavia e Ucraina Il Grand Prix alla teatina Giulia Martino e al coro della Polonia

CHIETI. La sfilata dei mille coristi italiani e stranieri in corso Marrucino e il successivo concerto di gala al Marrucino hanno chiuso la due giorni del Festival Chorus Inside Summer. La trentaseiesima edizione, organizzata e diretta da Davide Recchia, si è chiusa ieri dopo una maratona musicale che, oltre ai coristi italiani, ha visto cantanti arrivare da Brasile, Russia, Moldavia, Ucraina e Polonia. «Grazie al buon esito delle precedenti edizioni del festival», ha detto Recchia, «quest’anno i benefici sono evidenti, in quanto i collettivi provenienti da sette paesi europei hanno deliberatamente confermato Chieti, quale luogo di eccellenza in cui esprimere la loro cultura musicale e corale, rispetto alle più grandi capitali europee. Una grande opportunità per la città di Chieti nel promuovere la sua immagine a livello internazionale e porsi quale punto di riferimento culturale, in una proficua sinergia fra arte e turismo».
La giuria del festival, presieduta dal maestro Roberto Maggio, docente al conservatorio di Avellino, e composta da Tatiana Belousova e Alessandro Sabatini, ha assegnato il Grand Prix al coro polacco Pueri et Puellae Cantores Plocenses, per la categoria cori e, per quella dei vocalist, alla teatina Giulia Martino. Assegnati anche i premi per la categoria Folklore al coro di Rocca di Cambio, diretto dal maestro Alberto Martinelli, per la categoria C Bambini, al coro Vesnianka di Kiev, Ucraina, diretto da Oksana Tkacenko, e per la categoria Musica moderna, al coro romano Note controvento, diretto dal maestro Luigi Ferrante. Per quanto riguarda i vocalist, per il canto lirico il premio è andato a Tania Buccini, di Pescara, e per la Musica moderna jr alla russa Elisaveta Kuzmischeva. (a.i.)