san vito chietino 

Frana la zona vicina al Turchino 

ORTONA. Sono ingenti i danni dovuti al maltempo a Ortona. La grandinata e le violenti piogge di mercoledì hanno colpito l’intero territorio e non hanno risparmiato nemmeno il municipio dove i pezzi...

ORTONA. Sono ingenti i danni dovuti al maltempo a Ortona. La grandinata e le violenti piogge di mercoledì hanno colpito l’intero territorio e non hanno risparmiato nemmeno il municipio dove i pezzi di ghiaccio hanno sfondato il lucernario di Palazzo di città. A San Vito Chietino, invece, frana parte di Calata Turchino: terriccio e pietre sono arrivate fin sulla passerella del trabocco dopo essersi staccate da un tratto sotto la statale, che, in piccola parte, ora appoggia sul vuoto. E’ la conseguenza del maltempo di mercoledì lo smottamento avvenuto in contrada Portelle, all’ingresso del celebre trabocco del Turchino. A Ortona ieri l’amministrazione è stata impegnata in una prima sommaria conta dei danni che, solo per la viabilità, potrebbero essere superiori a 100mila euro. «Purtroppo si registrano problemi al patrimonio pubblico e privato, oltre che alle coltivazioni», ha spiegato il sindaco Leo Castiglione. «Ieri (mercoledì per chi legge, ndc) ho portato la vicinanza dell’amministrazione a chi ha subìto danni e per valutare la situazione. Per la sola viabilità», ha sottolineato il primo cittadino, «credo che non basteranno 100mila euro considerando che non si parla solo di quella urbana ma anche rurale e, tra l’altro, ci stiamo avvicinando al periodo di vendemmia». ra. Verranno effettuati, inoltre, sopralluoghi sulle scuole.
Calata Turchino a San Vito. Pioggia e grandine avevano allagato la via proprio all’altezza del trabocco, come segnalato dal Comune di San Vito, ma non ci si aspettava che la conseguenza immediata potesse essere il cedimento avvenuto ieri. Il Comune è intervenuto nel pomeriggio e ha subito avvertito l’Anas, proprietaria del tratto della Statale 16. Ora, una parte della strada, in curva, ha perso il terreno di appoggio: la terra sotto il cordolo e il guard rail ha ceduto, e cadendo, col suo carico di detriti è arrivata fino sulla passerella del trabocco, ricostruito e riaperto nell’estate 2016.