Gli esperti: «A Ortona sparite le vongole»

Lo Zooprofilattico conferma la brutta notizia. E oggi l’Arta fa i test della salmonella nel Moro e l’Arielli

ORTONA. Dove sono finite le vongole? Ad Ortona, così come in tutta l'area del Cogevo frentano non ce n'è più traccia. È una vera emergenza quella che si trascina da tre anni e che non trova soluzione, lasciando nello sconforto gli operatori del settore. È terminata la prima fase di studi avviata dall'Istituto Zooprofilattico "Caporale", che è stato impegnato in nove uscite in mare su tutto il territorio del Cogevo Frentano, da Francavilla a San Salvo.

I sondaggi sono stati effettuati dalla dottoressa Carla Giansante, che ha certificato la scarsa presenza di vongole in tutta l'area in questione. Il Centro aveva già dato notizia dei primi risultati dopo i test nella zona nord di Ortona, che erano stati assolutamente negativi visto che in due ore di pesca, sulla "Mistral" di Alessandro Marini, di molluschi bivalvi ne erano stati raccolti solo pochi grammi. Ed ulteriori conferme sul fatto che ci si trovi davanti ad un'autentica emergenza sono arrivate al termine della perlustrazione dell'intera zona del Cogevo Frentano. A giorni lo zooprofilattico stilerà una relazione scientifica da presentare all'assessore regionale Dino Pepe, a cui verrà rappresentato il problema. Il presidente e l'avvocato del Cogevo Frentano, rispettivamente Maurizio Angotti e Ilario Cocciola, hanno già avviato un dialogo con la Regione Abruzzo per trovare una forma di sostegno nei confronti dei vongolari, circa sessanta addetti ai lavori che stanno vivendo un vero e proprio dramma. «Tanti di noi, me compreso, hanno comprato imbarcazioni nuove, abbiamo mutui da pagare e continuiamo a non lavorare», sostiene il proprietario della Mistral, Marini. «Le vongolare sono ferme a tempo indeterminato e secondo le nostre previsioni per tutto il 2016 si andrà avanti così. Le cause di questa assenza? Per noi vanno rintracciate nell'inquinamento dei fiumi».

Una nota dolente per Ortona, che al momento rimane solo un'ipotesi senza effettivi riscontri scientifici. Di certo però lo stato delle acque dei torrenti ortonesi non è dei migliori. Basti pensare alla salmonella che da un mese imperversa nei fiumi Arielli e Moro. A tal proposito oggi l'Arta potrebbe tornare ad effettuare campionamenti al Fosso Arielli, nell’intero tratto ricadente sul territorio di Ortona, venti metri a monte della SS16, e in località Ripari di Ortona per quanto riguarda invece il fiume Moro, al fine di capire se l'allarme sia rientrato o meno.

Alfredo Sitti