<b>«8 marzo»</b>. Concorso FotoBiografia, iniziativa di Inail e Anmil. Saranno scelte dodici storie di lavoratrici vittime e mogli di invalidi<BR>

Gli infortuni sul lavoro raccontati dalle donne

Il Chietino detiene il triste primato per il maggior numero di incidenti al femminile

 CHIETI. Dodici storie sul rapporto difficile tra lavoro e donne. Ritratti in immagini e parole di vittime di infortuni, o colpite da malattia professione, raccontate mese per mese sul calendario 2012. E' l'iniziativa di Inail e Anmil nel giorno della festa delle donne, giunta a 100 candeline. Nel Chietino, nel 2008, sono state 2280 le donne coinvolte in un incidente sul lavoro, triste primato in Abruzzo.  Nello stesso anno, infatti, sono stati complessivamente 6 mila 495 gli incidenti in rosa nella regione, con 1292 a L'Aquila, 1486 a Pescara e 1437 a Teramo. Nel Chietino il fenomeno è tornato a crecere. Nel 2006, infatti, sono stati registrati 2243 incidenti e l'anno dopo 2232, passati poi ai 2280 del 2008.  «Le mansioni delle donne, spesso ripetitive e manuali, sono tra le cause a monte dei numeri registrati nella nostra provincia», dice Luigi D'Alessandro, presidente provinciale Anmil, Associazione nazionale mutilati e invalidi sul lavoro, «gioca un ruolo anche il grosso impiego nell'agricoltura, dove i presìdi di sicurezza sono assenti. Torniamo a sollecitare controlli e un organismo unitario per la prevenzione».  In Italia un terzo degli infortuni sul lavoro del 2009 ha visto coinvolte donne. Su 790 mila 112 infortuni ben 244 mila 368 hanno coinvolto il gentil sesso. Proprio l'8 marzo si ricorda un grave incidente sul lavoro. Era il 25 marzo del 1911 quando 146 operaie, almeno 39 italiane, morirono nell'incendio di una fabbrica di camicie a New York dove lavoravano. Quale migliore occasione, allora, per lanciare il concorso "FotoBiografia" riservato a donne che hanno subìto un incidente o l'hanno vissuto di riflesso, perché ne è rimasto coinvolto un loro caro. Sono ammesse alla selezione, infatti, anche mogli, madri e figlie di vittime. Chi volesse partecipare deve inviare due foto a colori con la propria immagine, un racconto di massimo 3 pagine, preferibilmente dattiloscritte, sulla vicenda di infortunio o malattia professionale sofferti, il certificato Inail che attesta l'invalidità o la qualifica di vedova e orfana di caduto sul lavoro, la fotocopia del documento di identità e la domanda di iscrizione al concorso. Per ulteriori informazioni si può telefonare all'Anmil Chieti, 0871 633 28, o visitare il sito internet www.anmil.it. Il materiale richiesto va spedito tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, entro il 10 maggio 2011 ad Anmil, ufficio comunicazione, via Adolfo Ravà, 124, 00142 Roma, specificando sulla busta "Concorso FotoBiografia". L'Anmil, tempo fa, ha intervistato 750 donne tra i 19 e i 50 anni in tutt'Italia per documentare la loro condizione dopo l'infortunio, indagando aspetti psicologici ma anche conseguenze relazionali e affettive. E' emerso che la gran parte di esse a lungo ha continuato a fare incubi e conservato un senso di angoscia, ha patito la nuova condizione di disabile e spesso ha visto allontanare il proprio partner. Questa mattina alle 10.30, infine, la consigliera di parità Annarita Guarracino presenta nella sala di giunta della Provincia il piano delle attività per il 2011.

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