L’ex ministro a vasto

Gli studenti del commerciale parlano di legalità con la Bindi

VASTO. «Bisogna fare dell’educazione civica e dello studio della Costituzione dei percorsi di legalità che devono iniziare a scuola». Rosy Bindi, ospite d’onore dell’incontro su “legalità,...

VASTO. «Bisogna fare dell’educazione civica e dello studio della Costituzione dei percorsi di legalità che devono iniziare a scuola». Rosy Bindi, ospite d’onore dell’incontro su “legalità, cittadinanza e costituzione”, organizzato dall’associazione Vastoviva nell’auditorium dell’Istituto commerciale e per geometri, lancia il suo messaggio ad una folta e attenta platea di studenti. Lo fa rispondendo alle domande di Domenico, Valeria, Marta, Daniel, Ivan e Anna Maria che hanno approfittato della presenza del presidente della Commissione antimafia per approfondire alcuni aspetti sulla nuova legge elettorale, su falso in bilancio, mafia-capitale e disoccupazione giovanile. Uno studente del V geometra le ha chiesto quali prospettive hanno i giovani e se esiste la meritocrazia. «Avere il 45% di giovani e il 60% di donne fuori dal mercato del lavoro è il problema principale da risolvere», attacca la Bindi, «ma penso che nessuna riforma farà passi avanti se esce dal solco della Costituzione. Il lavoro è centrale nella nostra carta costituzionale non solo perché è un diritto ed è fonte di sostentamento, ma perché è anche un dovere». «Ho sempre pensato che incontri come questi siano fondamentali per la formazione», ha aggiunto l’ex ministro affiancata sul palco da Angelo Bucciarelli, componente della segreteria del Pd di Vasto, Nino Fuiano, dirigente scolastico e la deputata Maria Amato, «Papa Francesco in Calabria ha detto che tra il Vangelo e la mafia non c’è alcuna possibilità di rapporto. É così anche per la cittadinanza». Ha poi invitato a studiare la Costituzione e la storia della mafia «che è stata negata per troppi anni». L’ex ministro che, nel rispondere ad una domanda posta da un altro studente, ha affermato che «è inaccettabile pensare di depenalizzare il reato di frode fiscale. Diverso è dire che la pressione fiscale è troppo alta e deve essere abbassata, così come trovo necessario semplificare la burocrazia che pesa molto sul funzionamento dell’economia del paese. La legge è il fondamento della nostra libertà». Soddisfatti i promotori dell’iniziativa. «La corruzione si combatte con il cambiamento culturale», commenta Maria Amato, che ha definito quella di ieri «una lezione open di educazione civica».

Anna Bontempo

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