il maltempo

Grandine, i sindaci chiedono lo stato di calamità

Villalfonsina e Casalbordino contano i danni: uliveti e vigneti distrutti, almeno 80 auto da riparare e numerosi feriti

VILLALFONSINA. Ulivi spogliati su un tappeto di foglie e frutti ancora da raccogliere, 80 auto distrutte, decine di feriti e di rimesse agricole scoperchiate. Il giorno dopo la tempesta di grandine che ha colpito Villalfonsina e Casalbordino lo scenario è apocalittico e il bilancio disastroso. Cinque minuti di grandine hanno provocato danni ingentissimi. Centinaia di famiglie sono disperate. Mimmo Budano e Filippo Marinucci, i sindaci dei due comuni, oggi incontreranno l'assessore regionale Marco Mazzocca per chiedere aiuto alle istituzioni.

«I più anziani assicurano che mai prima d’ora si era verificata una cosa simile», afferma il sindaco Budano mentre cammina fra gli ulivi distrutti e i vigneti devastati. Un agricoltore è riuscito a schivare per miracolo un chicco di grandine che pesava più di mezzo chilo. «Molti agricoltori che erano sui trattori e sotto i vigneti sono rimasti feriti», dice il sindaco. «A Villalfonsina ho contato 50 auto letteralmente distrutte, dieci tetti sfondati e diverse decine di feriti. Tante famiglie hanno visto il raccolto andare in fumo. Non hanno più niente. E non possono contare neppure sulle assicurazioni perché la crisi ha spinto molti a tagliare le spese. Ho invitato tutti a portare all’ufficio protocollo del municipio la documentazione fotografica e descrittiva dei danni subiti. Alle 13 incontrerò l’assessore regionale Mazzocca. Non possiamo fare altro che sperare nel riconoscimento del disastro ambientale provocato da un eccezionale evento calamitoso», conclude Budano.

Non sono meno gravi i danni a Casalbordino colpita solo in parte dalla tempesta di ghiaccio. «Il tornado di grandine ha colpito località Vidorni,Sabella, Cerretola e Piane spostandosi poi verso il mare», racconta il sindaco, Filippo Marinucci. «Almeno trenta le auto distrutte, sette le persone ferite e costrette ad andare in ospedale. In contrada Sabelli è stato distrutto un capannone e sulla riviera l’hotel Sporting ha avuto danni agli infissi. L’agricoltura ha subito danni gravissimi. Oggi avrò contezza di tutti i danni con maggiore precisione. La speranza è che la Regione riconosca questa catastrofe come calamità naturale», è l'auspicio di Marinucci.

Di sicuro la tempesta di grandine ha contribuito ad accrescere il disastro economico di decine di agricoltori che nel 2016 hanno subito già altri danni dai capricci meteo e dai continui attacchi dei cinghiali. I sindaci faranno il possibile per aiutarli. L’assessore Mazzocca pare che da parte sua abbia preso a cuore la vicenda. Oggi al termine della riunione sarà deciso il da farsi.

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