I gemelli col desiderio della Ferrari 

Ortona. Giulio e Tommaso, 110 e lode: «Il massimo? Lavorare per le corse di auto»

ORTONA. Maturità da 100 e lode per i gemelli Giulio e Tommaso Brienza, di Ortona. Oltre al voto ottenuto alla maturità i due fratelli hanno in comune anche le stesse passioni: il ciclismo e i motori. Hanno frequentato l’Istituto nautico Acciaiuoli e a settembre si iscriveranno entrambi alla facoltà di Ingegneria meccanica al Politecnico di Torino. tra i migliori nell'ambito degli studi ingegneristici. «Gli esami sono stati duri a livello di studio, però ne è sicuramente valsa la pena considerando il risultato», afferma Giulio, «diciamo lo sprint finale dopo un percorso di cinque anni». «Con un’adeguata organizzazione e un consistente impegno, ho potuto affrontare gli esami nel migliore dei modi», dice Tommaso, «riportando il massimo dei voti, un risultato a cui aspiravo fin dall’inizio di questo percorso».
Doppi festeggiamenti, dunque, in casa Brienza per i fratelli che hanno sempre fatto tutto insieme. «Con mio fratello ho sempre avuto un rapporto di amore e odio, ci capiamo al volo ma non mancano i litigi», continua Giulio, «abbiamo le stesse passioni e infatti abbiamo frequentato la stessa scuola, anche se in classi diverse, così non c’era il rischio che a casa uno si cullasse sul lavoro dell’altro». «Il mio sogno sarebbe quello di lavorare come ingegnere meccanico in una importante casa automobilistica come Ferrari o Lamborghini, magari nell’area delle corse automobilistiche. Difficile da realizzare, però crederci è l’unico modo che mi spinge ad andare avanti», dice Giulio. «Un domani penso di restare in Italia perché nonostante il futuro qui sia incerto, la soluzione non è quella di scappare ma di credere nel Paese in cui viviamo partendo dal presupposto che tutto può migliorare e che il futuro dipende da noi giovani». «Sono consapevole che a causa della crisi economica la probabilità di trovare lavoro in Italia risulti più esigua rispetto a quella offerta da altri Paesi, ma preferirei non emigrare contribuendo così alla crescita economica e tecnologica italiana», conclude Tommaso.
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