I ladri assaltano l’azienda: rubate 500 scatole di caffè 

Guardiagrele. Svuotato il deposito della Happy Water. Danni per 70mila euro La banda fugge con i due furgoni della ditta: le indagini portano nel Foggiano

GUARDIAGRELE. I ladri assaltano l’azienda Happy Water di Guardiagrele, svuotano il magazzino e fuggono con oltre 500 scatole di caffè in capsula dopo averle caricate sui due furgoni rubati all’interno del capannone. Adesso è caccia ai malviventi – almeno quattro, secondo le prime ipotesi – che hanno provocato danni per circa 70mila euro: le indagini dei carabinieri della Compagnia di Chieti portano in provincia di Foggia.
La banda prende di mira la ditta di contrada Piano Venna nella notte tra domenica e lunedì. I malviventi tagliano la recinzione e si introducono nel piazzale della Happy Water, che opera nel settore dell’erogazione di bevande. Subito dopo, i ladri riescono ad entrare nello stabilimento forzando una finestra. A questo punto, possono agire indisturbati. Come prima cosa, mettono a soqquadro gli uffici amministrativi: da qui portano via due computer portatili. I banditi sono interessati anche alle attrezzature. Così arraffano tutto ciò che trovano sulla loro strada: dalle saldatrici ai trapani, fino alle seghe elettriche e ai filtri dell’acqua. Poi rubano le scatole, all’incirca 500, che contengono capsule di caffè, ginseng, orzo e altre bevande. Prima di andare via, ecco l’ultimo sfregio: i malviventi brindano con due bottiglie di birra trovate nel capannone. Completata l’opera, caricano tutto sui due furgoni di proprietà dell’azienda e si danno alla fuga. Ad accorgersi del colpo, intorno alle 7.30 di lunedì, è uno degli operai. Del caso vengono informati i carabinieri, che arrivano sul posto per i rilievi.
«È la prima volta che nella nostra zona si verificano episodi del genere», dice la proprietaria Donatella Capuzzi. I danni, secondo una prima stima, si aggirano tra i 60 e i 70mila euro. Dal telepass installato su uno dei furgoni è emerso che i malviventi sono entrati sull’autostrada A14 dal casello Val di Sangro per poi uscire all’altezza di Poggio Imperiale, in provincia di Foggia, alle 6.05. Da quel momento in poi, il nulla. Gli accertamenti dei militari dell’Arma puntano anche a trovare eventuali analogie con altri colpi messi a segno nel recente passato in provincia di Chieti.
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