I sindaci: ingiusto il premio al manager Asl

Innaurato e De Luca: «Zavattaro ha smantellato la sanità nelle zone interne»

LANCIANO. Bocciato nel suo operato dall'assemblea dei sindaci, ma premiato dalla Regione. Succede di questo nella Asl unica, dove ai primi cittadini del Frentano non va giù il bonus concesso al manager Francesco Zavattaro per i risultati positivi nella gestione della sanità. A Zavattaro, infatti, la giunta regionale ha riconosciuto e concesso una indennità di risultato pari al 20 per cento dello stipendio dei primi 18 mesi di attività alla guida della Asl Lanciano-Vasto-Chieti. Un bonus previsto dal contratto nazionale e applicato dopo il superamento delle verifiche previste. Ma se già la Cisl-medici ha alzato gli scudi, criticando la scelta della Regione, altrettano stanno facendo i sindaci, soprattutto quelli delle aree interne della zona frentana che dalla gestione Zavattaro hanno ottenuto tagli dei posti letto e mancata attivazione di nuovi servizi, come i presidi di primo intervento.

«Le emergenze dei nostri territori le conosciamo noi», dice Antonio Innaurato, sindaco di Gessopalena e presidente dell'Ambito sociale dell'Aventino con sede a Palena, «per cui i cittadini quando hanno un problema vengono a noi. Ebbene, nella sanità abbiamo subito solo torti in termini di rappresentanza: è come l'asino abituato dal padrone a non mangiare più fino a quando non muore di fame. Registriamo», continua Innaurato, «l'assenza di assistenza pubblica e un forte sbilanciamento verso le cliniche private: una strategia portata avanti da quando c'è la Asl unica. E' una vergogna. Sono stati tagliati i posti letto, non sono nati i punti di primo intervento, si è persa la Asl Lanciano-Vasto, l'assemblea dei sindaci ha bocciato solennemente questo manager e che cosa succede? Arriva il premio dalla Regione al direttore generale. Se la Regione», sottolinea Innaurato, «non tiene conto del territorio e i territori non si riappropriano del potere che vuole la gente, finiremo tutti vittime di una strategia che ci porterà a fare la fine dell'asino morto di fame. I sindaci di centrodestra, poi, facciano una battaglia di responsabilità», conclude il primo cittadino di Gessopalena.

Non meno severo sul provvedimento della Regione è il sindaco di Casoli, Sergio De Luca. In paese di ciò che era l'ospedale Consalvi resta solo un vago ricordo. «Zavattaro ha creato disservizi ovunque», sostiene De Duca, «è stato bocciato severamente dai sindaci e ora riceve anche il bonus. Per noi non ha risolto i problemi della salute della gente che tutti i giorni per strada ci chiede che cosa fare per non morire senza ricevere uno straccio di cura. Faccio un solo esempio: il comitato ristretto dei sindaci della Asl», spiega De Luca, «che è un organo istituzionale riconosciuto dalla Regione, non ha ricevuto neanche la copia dell'atto aziendale sulla sanità consegnata invece ai sindacati. Potevamo aspettarci qualcosa di diverso? Mi pare proprio di no».

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