I trabocchi inseriti nel recupero dell’ex ferrovia

Accordo tra Comuni, Provincia e Regione: una legge per rilanciare la costa frentana

FOSSACESIA. Il miglioramento delle vie di accesso ai trabocchi, con l’aggiunta della segnaletica e delle visite guidate. La proposta è inclusa nel patto definito “d’acciaio” tra Comuni, Provincia e Regione col piano degli interventi di recupero del tracciato dell’ex ferrovia Adriatica. Un accordo politico-istituzionale bipartisan, tra esponenti di opposti schieramenti politici, pensato solo per il rilancio turistico e culturale della parte meridionale del litorale abruzzese. L’intesa, raggiunta lunedì sera a Fossacesia, segue la firma dei giorni scorsi in Provincia dell’“accordo di programma” per realizzare una pista ciclo-pedonale sull’ex tracciato ferroviario. In pratica, il presidente della Provincia, Tommaso Coletti, ha promesso che entro la prossima settimana incaricherà alcuni progettisti per lo studio degli interventi sulle aree di risulta dell’ex ferrovia in vista della realizzazione del percorso pedonale e ciclabile sui binari dismessi.

I sindaci, dal canto loro, hanno chiesto di comprendere nel progetto di valorizzazione della costa - approfittando della opportunità data dall’arretramento della ferrovia - il miglioramento delle strade di accesso ai trabocchi, che rappresentano la principale attrattiva della costa frentana e si caratterizzano come aree naturali per la sosta per chi si sposta lungo il litorale. Con tanto di segnaletica e riccorrendo anche alle visite guidate, i trabocchi si candidano a diventare la punta di diamante dell’offerta turistica sul mare. «Ho chiesto ai traboccanti», dice il sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio, «di accogliere i turisti e i visitatori e di consentire la fruizione dei trabocchi. Ma mantenere una struttura del genere in buone condizioni costa molto e i traboccanti hanno manifestato la necessità di avere un sostegno economico per la manutenzione, pur escludendo contributi di tipo assistenziale. Ad esempio, si potrebbe consentire la piccola ristorazione, attività di promozione dei prodotti dell’enogastronomia tipica, assimilabile al pescaturismo. Tuttavia», continua, «mancano leggi di riferimento che i consiglieri regionali si sono impegnati a promuovere per sostenere il rilancio della costa. Ecco, una legge per vivere i trabocchi e la programmazione di interventi di valorizzazione, sono i passi da fare per rendere fruibili questi simboli della costa».

I sindaci Roberto Angelucci (Francavilla), Domenicantonio Pace (Torino di Sangro), Luciano Lapenna (Vasto) e Gabriele Marchese (San Salvo) hanno annunciato che nei rispettivi piani spiaggia è prevista la realizzazione dei trabocchi, anche a scopo didattico e di tipo moderno. All’incontro, sul trabocco “Pesce Palombo”, erano presenti anche i sindaci Rocco Catenaro (San Vito) e Gianni Di Rito (Rocca San Giovanni), i consiglieri regionali Maria Rosaria La Morgia, Angelo Orlando, Bruno Di Paolo e Mario Amicone, nonché i traboccanti.