Il centrosinistra spara a zero anche su Giustizia sociale e Udc: hanno tradito le loro promesse elettoroli

Iacobitti: Di Paolo lasci la maggioranza

Il segretario del Pd: l'ex sindaco riveli i reali problemi amministrativi

CHIETI. La luna di miele tra il sindaco Umberto Di Primio e il suo vice Bruno di Paolo è finita da un pezzo, ma il divorzio sembra ancora lontano. Gli attacchi a dirigenti e personale del Comune non sono stati digeriti dal primo cittadino che giorni fa ha deciso di punire l'esponente di Giustizia sociale sollevandolo dai suoi incarichi. Di Paolo, dopo aver incassato il colpo si dice pronto a lasciare la maggioranza, ma il tempo passa e le valige restano in casa Pdl. Piove sul bagnato nella coalizione di centrodestra che non riesce proprio a trovare armonia di intenti e che lascia l'amaro in bocca a Di Primio, costretto a rimescolare le deleghe degli assessori in giunta e a investire la sua fiducia su un nuovo vice. Scelta che potrebbe ricadere su Emilia De Matteo, attuale assessore alle Politioche sociali. E sulla maggioranza in bilico spara il centrosinistra all'opposizione. «Se il Di Paolo non condivide le scelte o le non scelte dell'amministrazione Di Primio, indichi con chiarezza i problemi amministrativi cui si riferisce e le possibili soluzioni, ovvero abbandoni la coalizione» dice Enrico Iacobitti segretario cittadino del Pd «due anni fa, proprio il movimento di Giustizia Sociale e l'Udc hanno determinato la vittoria del centrodestra consentendo a Di Primio di diventare sindaco. Se queste forze politiche avvertono come deludente e pericolosa per la città di Chieti l'esperienza di governo dell'attuale maggioranza, stacchino la spina». Per Iacobitti sarebbe finito il tempo dei messaggi politici a distanza «perché la città è in aperta emergenza ed ha bisogno di una guida autorevole e non del carrierismo politico ammantato di narcisismo di chi oggi la rappresenta con toni da operetta». Il Pd punta il dito contro anche su Giustizia sociale e Udc «responsabili di non impedire l'evidente impoverimento del tessuto sociale cittadino e il costante tradimento delle loro stesse promesse elettorali». Dopo due anni di amministrazione di centrodestra del Sindaco U. Di Primio, Chieti vive uno dei momenti più difficili degli ultimi venti anni. Poi l'elenco dei gravi problemi che attanagliano la città come la grave crisi occupazionale per le vertenze Villa Pini, Burgo, Sixti, i tagli della Sanità che hanno colpito l'ospedale e in particolare il progetto del nuovo polo di cardiochirurgia, l'emergenza rifiuti con la zona di Casoni probabile pattumiera dell'area vasta Chieti-Pescara. A fronte di una amministrazione «immobile in settori fondamentali per lo sviluppo locale come l'urbanistica» bacchetta Iacobitti che affonfda il coltello sula gestione economica «che ha portato al quasi dissesto finanziario il Comune ingessato da una giunta improduttiva». Di fronte a questo scenario il centrosinistra invita «le forze responsabili e moderate della coalizione che mantengono in vita la giunta DiPrimio a valutare l'opportunità di un percorso politico nuovo che porti a costituire una coalizione fortemente intrisa di civismo che sappia stare insieme per un progetto amministrativo reale e non solo per opportunismo politico come è accaduto nell'attuale maggioranza. È urgente e necessario» conclude «fotografare il presente della nostra città e ripensarlo con rinnovato impegno politico per idee che sappiano disegnare progettualità sui temi del lavoro, della sanità, della gestione dei rifiuti, dell'istruzione e della cultura, dei trasporti, delle comunicazioni, delle infrastrutture strategiche per lo sviluppo locale e del rilancio del centro-storico. La sfida di idee» conclude «capaci di realizzare e comunicare le soluzioni ai problemi del presente sarà vinta se accenderemo davvero la partecipazione e la utilizzeremo attingendone a piene mani per rinnovare il panorama politico locale».

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