ordinanza del comune

Il cassonetto puzza? È il condominio che deve lavarlo

VASTO. Il cassonetto è maleodorante? Devono lavarlo i cittadini. Lo dichiara l’ordinanza 119 del 2011. Poco importa se nessuno in città è conoscenza del contenuto del dispositivo. La regola è...

VASTO. Il cassonetto è maleodorante? Devono lavarlo i cittadini. Lo dichiara l’ordinanza 119 del 2011. Poco importa se nessuno in città è conoscenza del contenuto del dispositivo. La regola è scritta.

La singolarità del provvedimento è venuta alla luce nei giorni scorsi in seguito alle rimostranze dei residenti di un condominio del quartiere Ciccarone. Alcune famiglie dopo aver denunciato il problema degli odori sgradevoli che provenivano dai cassonetti dei rifiuti indifferenziati e dell’organico avevano invitato le autorità preposte a provvedere.

«Il fetore è insopportabile. Senza contare che i rifiuti organici essendo per loro natura umidi, danno problemi di percolazione. I rifiuti fermentano e producono miasmi che persistono per giorni. I cassonetti sono molto sporchi, vanno assolutamente puliti», chiedevano i cittadini.

La risposta li ha lasciati senza fiato. Il problema del cattivo odore deve essere risolto dallo stesso utente. Intanto i cassonetti della differenziata contenenti rifiuto organico collocati nelle aree private e dei cortili condominiali dovrebbero essere sempre ben chiusi e puliti, ai fini della tutela della salute pubblica, del decoro e dell’igiene. Ed a proposito della loro pulizia dall’ordinanza 119/2011 emerge che la loro pulizia è di competenza dell’utente che li utilizza. Questo significa che spetta ai cittadini doverli pulire o, nel caso dei condominii, l’amministratore deve incaricare la ditta che effettua la pulizia delle scale e delle parti comuni a lustrare anche i cassonetti.

I cassonetti sono forniti agli utenti in comodato d’uso gratuito e devono essere mantenuti puliti e in ordine per non favorire l’insorgere di situazioni di degrado lesive della salute pubblica. Poco importa se l’utente paga la tassa dei rifiuti. Il cittadino è anche manutentore del cassonetto.

La notizia, come era immaginabile, non è stata affatto gradita dai vastesi. «In sostanza non solo siamo chiamati a pagare la tassa, dobbiamo anche provvedere alla pulizia dei cassonetti?», hanno chiesto increduli. A parlare è l’ordinanza.

L’unico modo per evitare di dover sopportare il cattivo odore e sobbarcarsi anche l’onere delle pulizie è sollecitare i vicini ad un maggiore senso civico. (p.c.)

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