Il Comune vende le case per riparare le scuole

Piano di dismissione dei beni: i soldi andranno alla sicurezza sismica dei plessi L’assessore Di Naccio: «Se le aste vanno deserte proviamo con le permute»

LANCIANO. L’edificio ex Eca (Ente comunale di assistenza) di via Spaventa è uno dei nuovi immobili entrati nel patrimonio immobiliare che il Comune vuole vendere. Insieme a ex scuole delle contrade, appartamenti e a Palazzo Lotti, che ha già affrontato due aste andate entrambe deserte, la palazzina di fianco agli uffici della Asl, porta un nuovo innesto di capitale nel piano delle alienazioni, approvato dal consiglio comunale insieme al bilancio di previsione 2013: il prezzo di partenza è stato fissato a 720 mila euro per oltre 900 metri quadrati di superficie.

In tutto, il patrimonio che l'amministrazione comunale ha intenzione di mettere in vendita per fare cassa ammonta a 1.700.000 euro circa. La gran parte dei ricavi sarà destinata ai lavori di messa in sicurezza sismica delle scuole, anche dopo le critiche della minoranza consiliare che chiedeva di destinare fondi per l’edilizia scolastica.

La palazzina ex Eca, che risale agli anni ‘50, entra per la prima volta nell’elenco degli immobili da dismettere. Gli enti comunali di assistenza erano istituzioni statali - nel periodo fascista sostituirono le congregazioni di carità - che avevano come fine l’assistenza dei più bisognosi. Furono soppressi nel 1978 e i beni residui trasferiti ai Comuni. Per anni l’edificio è stato la succursale dell’istituto magistrale De Titta, fino alla chiusura dopo il terremoto del 2009 dell’Aquila. La palazzina non aveva subito danni dal sisma, ma per prudenza e opportunità la Provincia e la dirigenza scolastica decisero di spostare le classi ospitate e chiudere la sede staccata della scuola superiore, che da allora è rimasta sostanzialmente inutilizzata.

Sempre in via Spaventa, il Comune mette all’asta un appartamento ex Erp (Ente residenziale popolare) del valore di oltre 50 mila euro. Tornano in vendita, invece, alcuni immobili, dal locale in via Valera alle particelle in via Del Ghetto, nel quartiere di Lancianovecchia, alla ex scuola elementare di Colle Campitelli. Una contrattazione sarebbe già in corso, invece, per l’attico al terzo piano di un condominio di via don Minzoni, stimato in 147 mila euro.

Compare nell’elenco delle dismissioni ma non tornerà all’asta, Palazzo Lotti. Il suo valore è di 410 mila euro, ma già due aste sono andate deserte (la prima nel 2012 e la seconda lo scorso anno). Così la storica residenza ottocentesca sarà utilizzata come contropartita, come permuta al privato che realizzerà i lavori di adeguamento sismico per la scuola di Olmo di Riccio. «C’è una delibera e a breve sarà pronto il bando di gara», spiega l’assessore ai lavori pubblici, Antonio Di Naccio (Progetto Lanciano), «i ricavi della vendita del patrimonio immobiliare hanno come priorità gli interventi nelle scuole, che da anni non ricevono manutenzione. Se i fondi non arrivano dalle aste, proviamo una strada alternativa: la permuta di immobili e terreni».

Stefania Sorge

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