Il governo: Asse attrezzato, niente pedaggi

Il viceministro conferma l'intenzione del governo: decreto per il pedaggio sulle strade gestite dall'Anas. Il tutto nonostante siano stati accolti, in aula alla Camera, una serie di ordini del giorno che lo escludono

ROMA. Il viceministro Roberto Castelli ha confermato l'intenzione del governo di procedere con un decreto per il pedaggiamento del Gra, della Salerno-Reggio e delle altre principali tratte a diretta gestione Anas. Castelli è intervenuto alla commissione Ambiente della Camera, dove è stato rinviato il voto su alcune risoluzione sul tema. La conferma del viceministro è avvenuta dopo che ieri il governo, con il sottosegretario all'economia Alberto Giorgetti, aveva accolto in aula alcuni ordini del giorno al decreto sviluppo, che escludevano nuovi pedaggi.

All'ordine del giorno della commissione ci sono due risoluzioni, una del Pd a prima firma di Tino Iannuzzi, ed una del Pdl presentata da Vincenzo Gibiino. Il primo testo impegna il governo a non imporre pedaggi e a fornire l'Anas di altre fonti di finanziamento, mentre il secondo documento invita l'esecutivo a "prendere in considerazione" l'ipotesi di escludere dal pagamento di pedaggi alcune tratte, per esempio quelle che hanno un ruolo di raccordi urbani, come il Gra a Roma.

Castelli già dieci giorni fa aveva dato parere negativo alla risoluzione del Pd, ed oggi ha confermato il giudizio negativo e l'intenzione del governo di procedere con un nuovo decreto legislativo che imponga i pedaggi. All'obiezione da parte di tutte le opposizioni che ieri in aula alla Camera il governo ha accolto documenti che vanno nella direzione opposta, Castelli ha sottolineato che i pedaggio sono previsti dalla manovra del 2010, la legge 122, e quindi "prevale la legge sugli ordini del giorno".

Il viceministro ha quindi ribadito che se si fosse proceduto al voto, da parte sua avrebbe  espresso parere contrario alla risoluzione di Iannuzzi. Quest'ultimo ha quindi proposto di rinviare il voto, cercando una mediazione con la maggioranza nel tentativo di giungere a un testo unico  bipartisan, cosa che aveva proposto due settimane fa Gibiino. Mercoledì della prossima settima la commissione si rivedrà per esprimere la parola definitiva.

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