Il nuovo Forrest Gump è di Ortona

Rocco con la compagna Giulia ha fatto 24mila chilometri a piedi e su mezzi di fortuna. Di ritorno l’11

ORTONA. Il “Forrest Gump” di Ortona sta per concludere la sua avventura. L'archeologo Rocco D'Alessandro e la sua compagna di viaggio, la fotografa freelance padovana Giulia Magnaguagno, il prossimo 10 dicembre torneranno in Italia dopo un anno di esperienze nel viaggio in giro attraverso l'America. La loro impresa è iniziata l'11 dicembre 2014 da Buenos Aires, da dove hanno intrapreso questo percorso che li sta portando a "macinare" 24mila chilometri lungo 13 Paesi fino ad arrivare a Los Angeles, senza mai prendere aerei, ma affidandosi solo alle proprie gambe, a mezzi locali e alla disponibilità delle persone del posto. I due avventurieri infatti offrono forza lavoro a famiglie, organizzazioni umanitarie e comunità, in cambio di ospitalità. “Vitamina Project” è il nome dell'iniziativa che, grazie alle esperienze vissute, sta permettendo a D'Alessandro e Magnaguagno di realizzare il progetto editoriale Guida Vitamina, una collana di “guida/diario di viaggio per viaggiatori”. In queste ore si trovano a Tijuana, frontiera tra Messico e Stati Uniti, pronti a raggiungere San Diego. Avranno poi altri dieci giorni di investigazione in California prima di ripartire da Los Angeles direzione Roma, e quindi Ortona. «Siamo orgogliosi di aver messo in piedi un progetto che dia risalto al viaggiare responsabile», dice Rocco dall'altra parte del mondo. «Quando pensammo all'idea di ripercorrere un intero continente come quello latino-americano eravamo perplessi. Sapevamo che però una volta partiti, tutto sarebbe andato per il verso giusto.

Così ci siamo lasciati fluire, cercando di conoscere e documentare il più possibile. Giulia con la sua macchina fotografica ed io con il mio taccuino. E adesso il nostro prossimo obiettivo è quello di dare seguito alla collana di guide-diario per viaggiatori Guida Vitamina, quale strumento concreto di divulgazione di una filosofia di viaggio responsabile e low-budget».

Così, con spirito di adattamento, hanno compiuto delle imprese come l'attraversamento dell'intero Rio delle Amazzoni con battelli popolari e l'immersione per un mese e mezzo nella grande Foresta Amazzonica. Proprio qui sono entrati in contatto più di una volta con popolazioni indigene, arrivando a conoscere un mondo governato totalmente dalle leggi della natura. Ma dopo queste gesta eroiche il Forrest Gump di Ortona e la sua compagna di avventura non vedono l'ora di ritrovare le proprie famiglie: «C'è felicità in quanto a breve potremo riabbracciarle», conclude D'Alessandro, «tuttavia non ci fermeremo, perchè l'anno prossimo sarà importante per la promozione del progetto». (a.s.)