Il primario di Anestesia del Renzetti: «L’organismo va tenuto idratato bene»

LANCIANO. Le persone decedute nel giro di pochi giorni per sospetta ipertermia impone di fare chiarezza sull’argomento. «Ci sono diversi tipi di ipertermia, che è un forte aumento della temperatura...

LANCIANO. Le persone decedute nel giro di pochi giorni per sospetta ipertermia impone di fare chiarezza sull’argomento. «Ci sono diversi tipi di ipertermia, che è un forte aumento della temperatura corporea, sopra i 40°», spiega Nadia Carosella (nella foto), primario facente funzione del reparto di anestesia e rianimazione del Renzetti, «l’ipertermia maligna o iperpiressia che è una reazione a degli anestetici usati negli interventi chirurgici in pazienti particolari; l’ipertermia dovuta a determinati farmaci (come i neurolettici) che agiscono sul sistema nervoso; l’ipertermia oncologica, dovuta ad alcuni tumori o usata nella cura di alcuni tumori e poi l’ipertermia del classico colpo di calore che si verifica, in alcuni soggetti, quando fa molto caldo, ci si espone molto al sole e l’organismo non riesce a disperdere il calore assorbito tramite la sudorazione». Da capire cosa causa l’ipertermia: se un’infezione, se davvero il colpo di calore, ipotesi assai probabile in questi giorni davvero infernali. «Con l’ipertermia», riprende la primaria, «la temperatura del corpo sale e si comincia ad avvertire un senso di spossatezza, poi confusione, crampi muscolari e spesso nausea o vomito. Se la temperatura continua a salire, sopra i 40° si arriva al collasso, al coma e alla morte. Già sopra i 42° il cervello subisce danni seri, ad ogni modo, con temperature del genere si alterano i centri di regolazione, si intaccano gli organi, fegato reni, che si distruggono». Si combatte l’ipertermia con terapie mirate, farmaci, ma anche con coperte refrigeranti, ghiaccio. E si può evitare. «Il colpo di calore si evita senza dubbio», chiude Carosella, «con precauzioni dettate dal buonsenso: evitare il surriscaldamento e la disidratazione, non uscire nelle ore calde, non esporsi per ore al sole, portare vestiti leggeri, tenere l'organismo bene idratato, preferibilmente bevendo acqua». (t.d.r.)