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TRAGEDIA DELL'AUTOSTRADA

Il questore Palumbo: Filippone non aveva problemi psichici

La dirigente della squadra mobile di Chieti: un foglio con alcuni nomi è volato giù dal cavalcavia

Il dramma dell'A14 / FOTOGALLERY

CHIETI. Fausto Filippone non aveva problemi psichici. È quanto emerge dagli accertamenti compiuti finora, secondo quanto ha riferito il questore di Chieti, Raffaele Palumbo, anche attraverso la testimonianza di conoscenti e colleghi che lo descrivono come persona estremamente riservata e silenziosa. Sarà compito degli investigatori fare luce sugli aspetti ancora non chiari della vicenda conclusa col suicidio di Filippone e preceduta dalla morte della moglie, Marina Angrilli, precipitata dal balcone al secondo piano dell'abitazione di Chieti, e della figlia Ludovica, da lui lanciata sotto al viadotto della A14 dopo averla presa dagli zii materni che vivono a Pescara, nella stessa palazzina della nonna. Verifiche sono in corso anche sul contenuto di un foglio volato giù dal cavalcavia: appunti, sembra, trascritti durante il colloquio tra Fausto Filippone e un poliziotto intervenuto in attesa dell'arrivo del mediatore. Secondo quanto spiegato dalla dirigente della Mobile di Chieti, Miriam D'Anastasio, gli appunti conterrebbero anche nomi sui quali c'è stretto riserbo. Dal questore, è arrivata la conferma che a lanciare la figlia dal cavalcavia è stato il padre.

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