Il sito Honeywell passa di mano ai cinesi 

La Baomarc (ex Emarc) riapre lo stabilimento dei turbocompressori per produrre componenti in acciaio per il settore auto 

ATESSA. Saranno i cinesi della Baomarc, ex Emarc, ad acquisire gratuitamente lo stabilimento ex Honeywell che passerà dalla produzione di turbocompressori per auto di media e altra cilindrata a quella di componenti per l’industria automobilistica in acciaio. La notizia, accolta positivamente dai sindacati e dagli esponenti istituzionali del tavolo convocato al ministero dello Sviluppo economico a Roma, era già nell'aria da giorni, ma ieri è stata ufficializzata dalla stessa Baomarc che ha confermato il piano industriale presentato nelle scorse settimane. La reindustrializzazione di quella che si presentava come una delle più grandi voragini economiche e industriali della Val di Sangro, diventa quindi realtà. Nei prossimi mesi dovranno essere definiti tutti i passaggi burocratici della cessione dello stabilimento e del trasferimento di 162 ex dipendenti Honeywell, ma entro l’estate prossima potrebbero già ripartire le linee produttive.
«Il piano industriale Baomarc è risultato il migliore tra le aziende concorrenti sia sotto l’aspetto del progetto e degli investimenti e sia per quello occupazionale», si legge in una nota della Fim-Cisl, «entro la metà di gennaio ci sarà un incontro in sede regionale tra la Baomarc e le segretarie territoriali per definire i criteri di scelta e i dettagli riguardanti le assunzioni dei 162 lavoratori ex Honeywell. Il piano industriale presentato si svilupperà in due fasi. Una prima fase della durata di 12-15 mesi che prevede il reinserimento di 110 lavoratori, e una seconda fase che partirà dal sedicesimo fino al trentaseiesimo mese che riguarderà altri 52 lavoratori. Il totale degli investimenti previsti è di circa 21 milioni di euro con l’obiettivo di potenziare l’attuale stabilimento situato a Lanciano, di altri stabilimenti Baomarc sul territorio nazionale e degli attuali clienti Baowu, principale fornitore di acciaio per il gruppo Fca in Italia. Al momento esprimiamo un giudizio positivo in attesa di approfondire e concordare i dettagli del percorso di reindustrializzazione da intraprendere». «Recuperare 162 posti di lavoro», commenta il segretario Uilm Chieti-Pescara, Nicola Manzi, «è un motivo di grande soddisfazione se il progetto della Baomarc si tradurrà effettivamente in realtà. Dopo la chiusura della Honeywell questo è un grande risultato». «I tempi programmati sono accettabili», considera Davide Labbrozzi, Fiom Chieti, «entro la fine del 2019 dovrebbero essere reimpiegati già un centinaio di lavoratori. Riscontriamo quindi le condizioni per considerare questo percorso fattibile e sostenibile dal punto di vista dei diritti dei lavoratori».
Le organizzazioni sindacali hanno convocato un’assemblea con i lavoratori venerdì alle 9. Alle 11, nella sede Cisl in via del Mare, conferenza stampa.
©RIPRODUZIONE RISERVATA