Il vescovo e l’auto multata Musa: chieda scusa alla città

Il consigliere comunale e la lettera del prelato che non verrà più a Ortona «I vigili urbani hanno fatto il loro lavoro, i nostri residenti meritano rispetto»

ORTONA. Continua a suscitare grande interesse in città e non solo, il caso della multa elevata all’arcivescovo della diocesi Lanciano-Ortona, monsignor Emidio Cipollone, per aver parcheggiato nei pressi della sua residenza in città, proprio dove non è consentito. A intervenire sull’argomento anche il consigliere comunale della lista civica “Città Nostra”, Franco Musa.

«Il vescovo chieda scusa agli ortonesi sulla vicenda multa. Non entro nel merito se la multa sia giusta o no, anche se i vigili hanno fatto il loro dovere. È comunque una cosa che si affronta in altri ambiti, ma ricordo che Ortona è la città che custodisce le reliquie dell’apostolo Tommaso e che gli ortonesi non meritano le parole che il vescovo, in un attimo di ira terrena, mi auguro, ha scritto, portandoci alla ribalta nazionale e asserendo che non riceverà più a Ortona, bensì a Lanciano. La fede», continua Musa, «non può essere trattata così e 25mila ortonesi non possono pagare per colpe o per isterismi di nessuno. Sono convinto che l’arcivescovo tornerà sui propri passi ridando agli ortonesi ciò che nessuno può togliere: il rispetto».

Che cosa ha scritto, alcuni giorni fa, l’arcivescovo Cipollone dopo aver ricevuto la contravvenzione? “Causa multe, oggi, 30 luglio 2014, è l'ultima volta che ricevo ad Ortona, naturalmente resto sempre a disposizione di tutti nella Curia di Lanciano che, lo ricordo, mercoledì è chiusa. Don Emidio, vescovo”. Il presule era già stato multato un anno fa.

La reazione del sindaco della città, Vincenzo D’Ottavio, ha fatto molto discutere, anche sul web. «Sono molto dispiaciuto», ha scritto il primo cittadino sul proprio profilo Facebook, «per l’episodio increscioso che si è venuto a creare tra il Comando dei vigili urbani della città e il nostro stimatissimo vescovo. Personalmente mi sono preoccupato già dall’anno scorso di far redigere un documento in cui si dava la possibilità al nostro vescovo di sostare davanti alla Curia, tenendo conto soprattutto del suo ruolo nella nostra arcidiocesi. Ritenevo», continua il sindaco, «che la questione fosse definitivamente risolta; invece, con mia grande delusione e rabbia, ho appreso che per la seconda volta il nostro arcivescovo è stato multato. Il fatto mi ha irritato notevolmente, soprattutto perché è stata disattesa una mia precisa direttiva al riguardo. Mi riservo di verificare fino in fondo quanto accaduto. In ogni caso mi sento di esprimere il mio rammarico al vescovo a cui sono legato da una personale amicizia e stima profonda». (l.s.)

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