Il braccio di ferro con il comune

Indennità ai vigili urbani, il prefetto consulta il ministero

VASTO. A breve verrà formulato un quesito, nel frattempo sono stati consultati gli uffici del ministero degli Interni. Chiede lumi sulle indennità dei vigili urbani il prefetto Rocco Fulvio De...

VASTO. A breve verrà formulato un quesito, nel frattempo sono stati consultati gli uffici del ministero degli Interni. Chiede lumi sulle indennità dei vigili urbani il prefetto Rocco Fulvio De Mariniis che lo scorso 6 agosto ha convocato nel suo ufficio polizia municipale, sindacati e amministrazione comunale riuscendo, con la sua mediazione, a far raggiungere alle parti un accordo sul servizio notturno. In caso contrario sarebbe stato davvero difficile garantire lo svolgimento della “Notte rosa” e delle altre iniziative in calendario.

In quella occasione il capo dell’ufficio territoriale del Governo prese l’impegno di formulare un quesito sulla cumulabilità delle indennità di rischio e di disagio che il Comune ha deciso di tagliare, ritenendo che le stesse siano assorbite dall’indennità di vigilanza percepita dagli addetti.

L’ente ha preso questa decisione, contestata dagli agenti e dai tenenti in forza al comando di corso Italia, in virtù di alcuni pareri espressi dall’Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale nelle pubbliche amministrazioni), secondo la quale le indennità di rischio e di disagio (circa 130 euro al mese in busta paga) non sono cumulabili.

Diversa la posizione del Diccap, il sindacato autonomo che riunisce la maggior parte dei fischietti locali e che, a supporto della tesi sostenuta, esibisce un lungo elenco di sentenze emesse da alcuni tribunali italiani.

«Sono già stati contattati gli uffici del ministero degli Interni. Nei prossimi giorni formuleremo il quesito», spiega il prefetto. L’obiettivo è fare definitiva chiarezza tra pareri, circolari e sentenze spesso di tenore opposto. Nel frattempo i sindacati dicono che a luglio sono stati sospesi i pagamenti delle indennità di rischio e di disagio. «La magistratura del lavoro si è espressa in favore del cumulo delle indennità purchè sia ben motivato», ribadisce il tenente Antonio Di Lena, segretario territoriale del Diccap. (a.b.)

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