Alessio Medugno, 27 anni, non si è fermato a un controllo. Viaggiava senza patente revocata per guida in stato di ebbrezza

Investe un carabiniere: arrestato

Nei guai il figlio dell’ex direttore del carcere per l’incidente di domenica

LANCIANO. Aveva investito un appuntato dei carabiniere a un posto di controllo. Denunciato per lesioni personali e omissione di soccorso, è stato arrestato dopo 5 giorni con l’accusa di tentato omicidio aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. Nei guai è finito Alessio Medugno, 27 anni, domiciliato a Castel Frentano, figlio dell’ex direttore del supercarcere di Lanciano, Bruno.

Il giovane è stato arrestato nella casa dei genitori a Lusciano, in provincia di Caserta, dove è stato rintracciato ieri mattina. Medugno è rinchiuso nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, in attesa dell’interrogatorio di garanzia.
Nella notte tra sabato e domenica, il giovane era stato fermato in auto da una pattuglia del nucleo radiomobile dei carabinieri per un controllo nelle vicinanze dell’ospedale Renzetti, tra via De Crecchio e viale Rimembranze, in pieno centro. Ma Medugno non ha tenuto conto dell’alt e ha proseguito. Nella sua marcia, al volante di una Fiat Punto, ha investito l’appuntato O.C., di Treglio, ed è fuggito.

Il carabiniere è stato poi trasportato in ospedale dove gli sono state medicate le ferite - la più seria alla testa - giudicate guaribili in 25 giorni. Ha trascorso anche qualche giorno in osservazione. Medugno è stato rintracciato qualche ora dopo non lontano da Lanciano da un’altra pattuglia dei carabinieri giunta per i rilievi dell’incidente.
Trasferito in caserma, il giovane, dopo i primi accertamenti, è stato denunciato per lesioni aggravate, omissione di soccorso e resistenza a pubblico ufficiale. Dalle indagini è venuto fuori che la patente di guida gli era stata revocata qualche tempo fa perché trovato al volante sotto l’effetto dell’alcol.

Una volta consegnata al magistrato, il sostituto procuratore Rosaria Vecchi, la denuncia dei militari dell’Arma si è trasformata in ordinanza di custodia cautelare, poi firmata dal giudice per le indagini preliminari Massimo Canosa, con le accuse di tentato omicidio aggravato e resistenza a pubblico ufficiale.
Il provvedimento, per i magistrati, è stato emesso per evitare che Medugno potesse commettere reati della stessa specie.

«Confidiamo che in seguito agli ulteriori sviluppi, ci sia un ridimensionamento dell’eventuale responsabilità del mio assistito», ha commentato la vicenda Antonella Filomena Fantini, avvocato di Medugno. L’interrogatorio di garanzia del giovane al momento ancora non è stato fissato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA