La città del futuro porta la firma del genio di Arianna

Alla giovane architetto va il premio intitolato a Gasbarri Così il Rotary Ovest ricorda anche il compianto Ricciuti

CHIETI. Tanta commozione alla serata del Rotary club Chieti Ovest che ha celebrato il Premio Chieti del Futuro intitolato a Camillo Gasbarri e voluto dall’ex presidente, recentemente scomparso, Cesare Ricciuti. La città del futuro ha il volto della vincitrice del concorso Arianna Pipino, architetto trentatreenne teatino che nella sua tesi di laurea in Architettura, discussa due anni fa alla d’Annunzio, immagina Chieti un po’ più “smart”, nel senso di multimediale e capace di sfruttare a pieno le nuove tecnologie. La Chieti del futuro, però, per lei sa scommettere anche sul passato, rivitalizzandone alcune parti poco valorizzate e rifunzionalizzando alcuni luoghi, come le piccole piazze del centro storico cittadino, che possono diventare hub multimediali dedicate alle tipicità della città. “Chieti isola commerciale old smart”, questo il titolo della tesi che dunque mira a coniugare in modo innovativo passato e futuro, un po’ nello spirito del premio del Rotary che guarda al domani nel nome di due personaggi che hanno fatto a loro modo la storia della città: Gasbarri e Ricciuti. La colta gentilezza del primo e la burbera giovialità del secondo sono rimaste scolpite nella memoria degli intervenuti che hanno affollato la sala. A fare da cerimoniere, ieri pomeriggio nel salone della biblioteca della delegazione comunale a Chieti Scalo, è stato il presidente del Rotary club Chieti Ovest, Palmo Michele Cotugno, che ha consegnato un assegno simbolico da mille euro alla vincitrice e attestati di merito agli altri partecipanti Matteo Abita, Andrea Cardone, Andrea Di Renzo e Matteo Valla. Erano inoltre presenti il sindaco Umberto Di Primio, e i rotariani Carmine Coppa e Maria Paola Lupo. Che ha tratteggiato la figura di Gasbarri, non senza qualche evidente difficoltà dovuta alla grande commozione: «E’ stata la persona che meglio di tutti ha descritto la nostra città e l’ha tramandata. La bibliografia su Chieti è composta al 90% da suoi libri», ha detto. Francesca Gasbarri, la figlia, si è detta felice e onorata per il premio alla memoria di suo padre, «con la speranza», ha detto ringraziando tutti, «che il premio continui nel futuro e che diventi un piccolo grande seme in grado di dare frutti». Era presente anche il segretario generale della Camera di commercio, Paola Sabella, che ha ricordato gli sforzi dell’ente camerale per valorizzare la città, e il vice presidente Marisa Tiberio che, da presidente provinciale di Confcommercio, ha intrattenuto il pubblico sui temi del commercio, riproponendo la stessa problematica da cui era partita la tesi di laurea premiata. Sono inoltre intervenuti Angiolino Colasante, a nome dell’Ordine degli ingegneri, e Mauro Latini vice presidente dell’ordine degli architetti, di cui Ricciuti è stato a lungo presidente. C’è stato anche un momento dedicato alla poesia: Sandro Ruffini ha declamato una sua lirica dedicata a Gasbarri. Tra il pubblico c’era anche Gianna Di Credico che con Gasbarri ha a lungo lavorato a favore delle scuole teatine, portando avanti tanti progetti dedicati ai più piccoli. (a.i.)