«La crisi affrontata e vinta con personale preparato» 

Le due ditte del settore metalmeccanico al traguardo dei 40 anni di attività Gabriele Tumini: «Nell’ultima recessione valorizzate le risorse umane»

VASTO . Hanno fatto proprio il motto di Cicerone “Nihil difficile amanti punto”, “Nulla è difficile per chi ama”. Gabriele e Pierino Tumini, titolari del gruppo industriale Icam-Tmc, con oltre 110 dipendenti fra dipendenti diretti e indotto, grazie alla passione e all’amore per il proprio lavoro sono riusciti e tener testa alla crisi arrivando a festeggiare 40 anni di attività e guadagnando l’attenzione del Sole24ore. Quaranta anni sono un record per le aziende del Vastese. «Quaranta, e non sentirli», scherza Gabriele Tumini, ex presidente di AssoVasto nonché ex presidente della Vastese calcio. Il successo di Icam e Tmc è stato accolto con soddisfazione anche dal sindaco Francesco Menna. «Il successo di un'azienda è il successo di un territorio», ha ricordato il primo cittadino.
L’ORIGINE DI TMC e ICAM. Hanno avviato l’attività nel 1978 sull’onda del processo di industrializzazione che ha portato l’Abruzzo a uscire dal Mezzogiorno per agganciare, grazie all’insediamento di Pilkington, Sevel, Honda e altri gruppi nazionali e internazionali, (in gran parte leader del settore automotive) le dinamiche di crescita del Centro-nord. Gabriele e Pierino Tumini scelsero Vasto perché al centro dei poli di sviluppo sangro-bifernino. Le due aziende si specializzarono in attività di fornitura di utensileria e mezzi meccanici, insieme alla manutenzione alle strutture e ai cicli produttivi. I due imprenditori partirono con la Icam. «L’obiettivo», dicono, «era divenire il punto di riferimento territoriale nell’ambito del commercio di articoli tecnici, industriali, macchine utensili e ferramenta, pronti a crescere con i crescenti fabbisogni delle aziende clienti, sia dal punto di vista tecnologico che logistico». Non passò molto tempo e i Tumini raddoppiarono. Nacque la Tmc specializzata nella fornitura della carpenteria industriale.
LO SVILUPPO E LA CRISI. Il grafico fu per molti anni con dati in crescita. Poi con la recessione e la crisi del Vastese cominciò la crisi industriale. Ma ancora una volta i Tumini per vincere puntarono sulla passione e sulle persone. «L’ultima fase recessiva», spiega Gabriele Tumini, «è stata affrontata con la valorizzazione delle risorse umane, l’attenzione ai bisogni delle persone e la preparazione professionale, intesa anche come aggiornamento continuo». La stessa filosofia più volte rimarcata dal presidente di Pilkington Italia, Graziano Marcovecchio. «Per vincere», dice Pierino Tumini, «ci vuole il cuore e nelle nostre aziende il cuore ha sempre contato moltissimo così come il rispetto, il buonsenso, la determinazione e lo spirito di squadra. Sono questi il fondamento dei rapporti interni e del clima aziendale che c’è in fabbrica. È questo il modo con cui abbiamo sempre inteso il lavoro, la vita, il rapporto con gli altri».
IL FUTURO. Oggi Tmc, con gli oltre cento tecnici e dipendenti, serve con successo crescente player internazionali nei settori dell’automotive e delle moto, fitness, contenitori industriali, componenti per mezzi agricoli e carpenteria per macchine speciali attraverso la progettazione, la costruzione e il montaggio di costruzioni meccaniche e telaistica. «L’evoluzione continua», assicurano i fratelli Tumini forti del contributo fornito alle aziende dalla nuova generazione familiare «contestualmente al consolidamento delle partnership con clienti di rilievo internazionale».
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