La mareggiata ha divorato 600 metri di spiaggia

Lido Riccio, le onde hanno mangiato la sabbia sotto lo stabilimento Il pontile appello del proprietario: urgenti scogliere più alte e il ripascimento

ORTONA. L'ultima violenta mareggiata ha “divorato” e, quindi, assottigliato il tratto di arenile, del Lido Riccio, che va dalla foce del fiume Arielli, fino al pennello poco distante, danneggiando anche le strutture dello stabilimento balneare “Il Pontile”. Sembra che ci siano stati alcuni problemi anche per lo stabilimento “Maristella”. In pratica, il mare ha scavato sotto il bar del Pontile portando via molta sabbia e lo stesso lavoro anche per le cabine-spogliatoio limitrofe, minando, probabilmente, la loro stabilità. E' crollata anche una passerella. Da una prima verifica: circa 40mila euro i danni che potrebbero aumentare, ovviamente, se prosegue il maltempo. Il tratto di spiaggia è altamente soggetto ad erosione. «Chiediamo alle istituzioni», dice il rappresentante legale del Pontile, Osvaldo Donatucci, «di proteggere maggiormente questo tratto di spiaggia, circa 600 metri, dalle mareggiate e dalle intemperie e di provvedere appena possibile a rimettere la sabbia per ricreare una porzione di spiaggia adeguata per la prossima stagione balneare».

I problemi ci sono stati lungo questo tratto, ma non hanno riguardato tutto il Lido Riccio. Come mai?

«E' una questione di scogliere», spiega Donatucci, «il nostro tratto è soggetto a una sperimentazione risalente 4 anni fa con la quale le precedenti barriere più vicine alla riva sono state arretrate di circa 50 metri più a largo, con una angolazione diversa, e praticamente posizionate a pelo d'acqua. Una soluzione che doveva aumentare la profondità della spiaggia, almeno così ci è stato detto. A distanza di 4 anni, invece», continua l'operatore turistico, «i risultati sono stati peggiorativi. Non solo non è aumentata la spiaggia neanche di un metro, anzi la porzione di arenile è perfino diminuita con il tempo, ma ora siamo più esposti, come dimostrano i fatti, alle mareggiate, con gli annessi possibili danni alle nostre strutture. Tutto questo non avviene poco più giù, dove le barriere sono più alte e fermano le onde».

L'amministrazione comunale ha effettuato un sopralluogo e ora manderà una lettera alla regionale nella quale si relaziona sulla situazione e si chiede un suo intervento in merito. «Bisogna intervenire al più presto», conclude Donatucci, «con il ripristino delle scogliere ad una certa altezza, a circa 1 metro e mezzo/ 2 metri, come negli altri tratti, a protezione della spiaggia e delle strutture balneari. Attendiamo anche un'opera di ripascimento». (l.s.)

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