La movida chiude all’una di notte

L’ordinanza del sindaco sulla sicurezza aspetta solo l’ok del prefetto

VASTO. All’una di notte chiudono i locali pubblici per motivi di sicurezza. L’ordinanza approvata dalla giunta e firmata dal sindaco, Luciano Lapenna, è sul tavolo del prefetto, Vincenzo Greco. L’aggressione di domenica che ha quasi ucciso un giovane e ferito gravemente un secondo, ha accellerato il provvedimento. Intanto la polizia segnala alla Procura il secondo presunto aggressore.

La movida chiude prima.
Gli esercizi pubblici della città chiuderanno prima. L’ordinanza del prefetto dovrebbe arrivare oggi stesso. La richiesta avanzata dall’amministrazione comunale prima ancora dell’aggressione dello scorso weekend, è al vaglio dell’autorità prefettizia. «Il provvedimento sta seguendo il suo iter», fa sapere il primo cittadino Lapenna. Prima di firmare l’ordinanza, il sindaco ha ascoltato le associazioni di categoria e il consorzio Vivere Vasto marina. Quest’ultimo ha ribadito la propria contrarietà all’applicazione di regole troppo severe. Confcommercio e Confesercenti hanno chiesto una deroga per i weekend e per il periodo estivo. Ha puntato i piedi, invece, l’Idv: i rappresentanti del partito ieri sono tornati a sollecitare non solo la chiusura anticipata dei locali, ma anche adeguati e opportuni controlli per verificare l’osservanza delle regole, a cominciare dalla somministrazione degli alcolici.

Nuova denuncia.
In commissariato, intanto, proseguono gli interrogatori e i confronti. La determinazione degli investigatori inizia a dare i primi frutti. «Abbiamo segnalato alla Procura il secondo giovane che ha preso parte all’aggressione. E’ un ragazzo di Vasto, coetaneo delle vittime. L’accusa nei suoi confronti è di rissa e lesioni aggravate», dice il dirigente del commissariato, Cesare Ciammaichella. Il funzionario non aggiunge altro. Anche il secondo aggressore è stato incastrato grazie al filmato di una telecamera di un esercizio commerciale di quelle parti. Particolare questo che alimenta la polemica sui ritardi nell’attivazione della videosorveglianza alla Marina da parte dell’amministrazione comunale.

Controlli e ronde.
«Vasto ha bisogno di essere protetta dai violenti e da chi si ubriaca non solo dentro, ma anche e soprattutto fuori dai locali», afferma Marco Di Michele Marisi, responsabile dell’associazione “Giovani in movimento”. Marisi torna a chiedere l’istituzione in città dei volontari per la sicurezza. Sentinelle pronte ad allertare, in caso di bisogno, le forze dell’ordine. «La loro presenza scoraggerebbe bulli e violenti. Sicuramente sarebbe più efficace della fiaccolata che alcuni politici stanno organizzando», sostiene Marisi.

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