La Regione chiude la guerra dei taxi 

Assegnati i posti: otto ai pescaresi e due ai teatini, ma per Chieti è una vittoria. Stop alle risse davanti ai viaggiatori

CHIETI. Otto posti a Pescara e due a Chieti. Si chiude così la cosiddetta “guerra dei taxi” che da un decennio ha visto i tassisti teatini e quelli pescaresi fronteggiarsi per il servizio di piazza in aeroporto. A mettere la parola fine alla diatriba è stato il presidente della Regione Marco Marsilio che il 9 agosto scorso ha firmato il decreto numero 55, assegnando i posti all’interno dello scalo. Prima di lui ci aveva già provato il presidente Gianni Chiodi, il cui decreto è stato però annullato nel 2014, impugnato dal Consorzio tassisti Pescara (Co.Ta.Pe) e dal Comune di Pescara. Anche Luciano D’Alfonso aveva affrontato la problematica, senza però mettere nulla nero su bianco. Nel frattempo in aeroporto non erano rare le liti tra teatini e pescaresi: episodi di aggressioni, soprattutto verbali ma anche fisiche, davanti ai viaggiatori appena scesi dall’aereo si ripetevano spesso.
«Il nuovo decreto», dice il sottosegretario con delega ai trasporto Umberto D’Annuntiis, «è nato dopo un lunghissimo iter amministrativo, a seguito di una conferenza dei servizi indetta dal Comune di Chieti per arrivare all’intesa tra i Comuni interessati, l’Enac, la Saga e la Regione, per regolamentare il servizio taxi e consentire anche agli operatori teatini di svolgere l’attività, sino a quel momento loro esclusa. Sin dal momento del nostro insediamento abbiamo affrontato con determinazione la questione per trovare una soluzione definitiva che non danneggiasse alcuna parte interessata. Ai Comuni è affidato il compito di regolare la turnazione per l’avvicendamento dei taxi negli stalli aeroportuali per la copertura del servizio e di approvare una disciplina uniforme del servizio aeroportuale e tariffe comuni. I Comuni stessi dovranno vigilare sull’osservanza delle disposizioni del regolamento, e applicare le sanzioni nei casi di mancato rispetto del decreto. Finalmente non ci saranno più situazioni che non fanno bene allo sviluppo turistico nella nostra regione e, soprattutto, sarà più efficace il servizio a favore degli utenti», ha concluso D’Annuntiis.
Da Chieti il sindaco Umberto Di Primio esulta: «Giustizia è fatta», dice. «Ringrazio il presidente Marsilio, del cui partito mi onoro di far parte», aggiunge l’assessore Carla Di Biase che ha seguito la vicenda, «che, dopo aver ascoltato attentamente le problematiche riguardanti la vicenda, insieme all’ufficio competente, si è messo subito al lavoro per arrivare a una conclusione che riconosce un diritto soggettivo per troppo tempo negato agli operatori di Chieti. Sarà mia premura mettermi al lavoro insieme all’assessore, Giuseppe Giampietro, affinché con il Comune di Pescara si decidano le modalità e le turnazioni per l’avvicendamento degli operatori».