La Sasi a caccia di perdite d’acqua nelle reti colabrodo 

Piano della società per individuare le falle con i geofoni Tosti (Cda): così si accorciano i tempi della riparazione

VASTO . Emergenza idrica e reti colabrodo. Al via i rimedi. La Sasi sta predisponendo in questi giorni un piano di lavoro per l’utilizzo dei geofoni, strumenti per la localizzazione esatta delle perdite d’acqua nelle condotte in pressione. A confermare la notizia è Paola Tosti, componente del consiglio d’amministrazione della Sasi, che spiega come funzionano i rilevatori delle perdite idriche. «Nelle tubazioni pressurizzate», spiega la consigliera Tosti, «nei punti in cui è localizzata una perdita, fluendo ad alta velocità, l’acqua genera un suono dovuto all’attrito. Da un lato la stessa tubazione è soggetta a vibrazioni. Questo suono viene trasferito dal tubo e può essere reso percepibile nei punti di contatto, come valvole, idranti e raccordi, mediante appositi microfoni. L’acqua che fuoriesce direttamente sul punto della perdita genera a sua volta rumori che dal terreno arrivano in superficie. Questi rumori sono percepiti e captati con i geofoni e trasformati in suoni udibili. Il geofono emette come un sibilo», spiega la dirigente della Sasi. L’autorizzazione di spesa è stata firmata, ora saranno formate le squadre e predisposto un piano di lavoro. Il geofono non risolverà certo il problema della fragilità delle condotte ma, individuando subito la perdita idrica, permetterà ai tecnici di localizzare più rapidamente la falla accorciando i tempi della riparazione.
Certo non sempre i problemi sono provocati dall’usura delle condotte. Spesso, come accaduto la settimana scorsa, le condotte cedono a causa di smottamenti del terreno. Fra località Sant’Antonio Abate e San Michele si sono registrati diversi problemi. Un effetto domino che ha tenuto all’asciutto migliaia di famiglie. La rete idrica andrebbe completamente rinnovata. Gli “acciacchi” dell’età si avvertono tutti. Qualcosa comunque sarà fatto in tempi brevi. «Grazie al Masterplan», dice ancora Paola Tosti, «la Sasi ha a disposizione 5 milioni e 800mila euro per ridurre le perdite d’acqua e migliorare il servizio. L’Ersi Abruzzo, ente regionale servizio idrico, ha assegnato 2 milioni e 100mila a Vasto, un milione a San Salvo e 400mila euro per il tubo di collegamento tra il potabilizzatore e il serbatoio di San Salvo, altri 2 milioni e 300mila euro saranno utilizzati per l’installazione di pompe di sollevamento».
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