La strada per il mare tra frane e rifiuti «Ora servono lavori» 

Ortona, nel degrado la provinciale di contrada Arielli Appello alla Provincia: necessari interventi prima dell’estate

ORTONA. L’estate è alle porte, la gente è pronta a riversarsi sulle spiagge, ma non tutte le strade che conducono al litorale ortonese sono in condizioni idonee. Un esempio è la provinciale di contrada Arielli, la via nel territorio di Ortona che da Tollo conduce alla statale 16 e al Lido Riccio.
Rifiuti abbandonati, erba alta, asfalto dissestato caratterizzano il tratto tra la costa e l’immediato entroterra. Al ponte sul fiume Arielli distrutto, che dovrebbe unire proprio la provinciale con la strada comunale del Mulino e per il quale l’amministrazione comunale ha fatto sapere di essere impegnata a partire al più presto con i lavori di ricostruzione, si aggiungono tante altre problematiche. Così nei pressi del cavalcavia che non c’è più da oltre tre anni, spadroneggiano rifiuti abbandonati. Sul ciglio della provinciale il canneto è talmente rigoglioso da coprire cartelli stradali e invadere in alcuni punti metà della carreggiata. Una porzione della strada ha subito uno smottamento in piena curva sulla via (a doppio senso di marcia): la Provincia ha segnalato il pericolo, ma della riparazione non c’è traccia. Questo si traduce in rischi per la circolazione, dato che le auto sono costrette ad allargarsi fino a invadere la corsia opposta.
I consiglieri comunali Emore Cauti e Giorgio Marchegiano hanno presentato una richiesta alla Provincia per un intervento urgente: «È necessario evitare pericoli all’incolumità pubblica e privata», commentano. «Ci avviciniamo alla stagione estiva e quel tratto di strada, già di per sé trafficato, vedrà un incremento delle utenze in virtù del fatto che ci saranno molti abitanti dei Comuni dell’entroterra che si recheranno sulle spiagge. Per di più», aggiungono i consiglieri, «ci sarà un aumento dei mezzi agricoli dati i numerosi lavori da effettuare in campagna. Tutto ciò», concludono Cauti e Marchegiano, «aumenterà il pericolo di incidenti». (a.s.)