La truffa delle vendite su internet

Scoperto un ampio raggiro di materiale tecnologico: giovane denunciato

VASTO. C’è chi on line ha comparato anche un ciclomotore: duemila euro per uno scooter che è rimasto solo virtuale. Le truffe degli acquisti via internet mai come in questo periodo stanno mietendo vittime. Ieri il comissariato di polizia ha identificato il presunto autore dell’ultimo raggiro in città, grazie alla collaborazione con Poste italiane. B.A., 19 anni, di Vasto, è stato denunciato per una truffa on-line sul sito E-bay. E’ ancora in corso la quantificazione della truffa. Gli investigatori sostengono che la somma del raggito sarà restituita.
Il giovane ha venduto cellulari e altri oggetti tecnologici riscuotendo il corrispettivo, diverse centinaia di euro, senza mai consegnare il materiale. «Stiamo quantificando l’ammontare della truffa che è comunque cospicuo», dice la polizia.
L’intraprendente giovane avrebbe mietuto vittime tramite il portale di acquisti e scambi E-bay. Proponeva la cessione a prezzi concorrenziali di materiale tecnologico, in particolare telefonini.
Raggiunto l’accordo, indicava all’ignaro acquirente la procedura per poter effettuare il pagamento della somma pattuita tramite il servizio Posta Pay. Il compratore versava il corrispettivo dell’acquisto, ma il materiale comprato non arrivava al domicilio del cliente.

Più d’una le truffe. Numerose le denunce in commissariato. «Fermo restando che il portale E-bay non c’entra nulla: anzi offre opportunità vantaggiose e convenienti», precisa la polizia, «sono in tanti a finire nella rete di chi propone vendite a prezzi vantaggiosi». Tanto da indurre all’acquisto immediato.

Le ultime truffe si aggirano su qualche centinaio di euro l’una. Rapportate al numero delle vittime l’ammontare complessivo diventa più importante. «Se non fosse stato scoperto e bloccato, l’espediente avrebbe potuto fruttare al suo autore somme ingenti», afferma il dirigente del commissariato, Cesare Ciammaichella. Fondamentale per l’individuazione del raggiro è stata la collaborazione di Poste italiane. L’abilità degli “infiltrati E-bay” è proprio quella di sparire dopo aver sapientemente costruito la rete di contatti per ricevere il denaro senza lasciare tracce.

I dirigenti postali hanno permesso alla polizia di accertare che il denaro inviato dalle vittime della truffa era stato versato su una carta intestata a B.A. Dopo aver verificato l’esistenza del giovane, il diciannovenne vastese è stato invitato a fornire spiegazioni in commissariato. All’inizio il venditore on-line ha cercato di negare. «E’ caduto però in una serie di contraddizioni», dice la polizia.

Alla fine, sentendosi ormai scoperto, ha ammesso le responsabilità confessando. Il denaro che aveva versato sul conto postale sarà riconsegnato alle vittime.