Lanciano, concorsi per 5 primari: via libera dalla Regione

L’ok è per i reparti di Anestesia, Medicina, Ortopedia, Pediatria e Neurologia. All'ospedale Renzetti è prevista anche la nomina del direttore sanitario vacante da un mese

LANCIANO. Si sbloccano i concorsi per i direttori di unità operative complesse dell’ospedale Renzetti. Da anni reparti cardine del presidio come Medicina, Pediatria, Neurologia sono retti da medici che ricoprono la carica di facente funzione di primario, dopo che i vecchi direttori sono andati in pensione.

Medici importanti che hanno retto il peso di unità complesse nel periodo in cui si temevano nuovi declassamenti: senza primario è più facile tagliare le unità complesse. E negli ultimi anni con la giunta Chiodi il Renzetti ha perso 100 posti letto e diverse unità complesse, mentre l’attuale piano sanitario ha già tagliato Otorino, accorpato a Chirurgia, Urologia e Dermatologia, diventate attività ambulatoriali.

«Nessun taglio anzi» precisa l’assessore regionale alla sanità Silvio Paolucci «la regione ha autorizzato la Asl Lanciano –Vasto-Chieti a bandire i concorsi. Abbiamo sbloccato quello di Pediatria e a seguire ci saranno i concorsi per tutti gli altri posti vacanti. E sono sei i primariati scoperti: direzione sanitaria, Anestesia e Rianimazione, Medicina, Ortopedia, Pediatria e Neurologia. L’ultimo, in ordine di tempo, a restare scoperto è il posto della direzione sanitaria dopo che a settembre è andata in pensione l’ex direttrice Marzia Mucci. A reggere le redini del presidio è ora la dottoressa Rossana Di Nella. Ma, svolgono le funzioni da primario da più anni medici come il dottor Fabio Pace, in Pediatria, l’unica rimasta in zona dopo la chiusura del reparto anche ad Ortona, il dottor Maurizio Maddestra in Neurologia che è l’unica della Asl ad avere la stroke unit, (per la cura dell’ictus) il dottor Arsenio Pompeo in Medicina, il reparto maggiore del Renzetti.

Pure primari facenti funzione, anche se non da anni sono la dottoressa Nadia Carosella in Anestesia e Rianimazione, Enrico Marvi in Ortopedia. Ora occorreranno i tempi tecnici per bandire i concorsi da parte della Asl, ma il via libera della Regione, per via dei bilanci, era determinante. I primari sono figure importanti, trainano l’unità operativa, contrattano i budget con l’azienda, fanno ricerca e formano nuovi medici. Questi concorsi sono una prima risposta a quella carenza cronica di personale che c’è in ospedale dove mancano infermieri, in molti reparti, e medici soprattutto in Chirurgia dove con i pensionamenti il personale è stato dimezzato.

Una carenza che però, per l’assessore Paolucci può essere colmata non solo con nuove assunzioni, difficili per problemi di costi, quanto con una «riorganizzazione dei medici in servizio» ha dichiarato l’assessore nei giorni scorsi «visto che spesso ci sono prescrizioni che sembrano eccessive, addirittura in alcuni reparti, la metà dei medici è prescritto». A tal proposito sono in corso verifiche da parte della Asl.

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