Lanciano: morto da 70 giorni, la salma è bloccata nell’obitorio

Piero Cervone doveva essere cremato giovedì, ma l’ospedale non ha aperto la cella frigo al medico necroscopo che doveva fare i prelievi biologici

LANCIANO. È morto il 12 gennaio scorso, ma la sua salma è ancora nell’obitorio. Non è stato sepolto Piero Cervone (foto), conosciuto in città per il suo grande amore verso i cani. L’uomo doveva essere cremato giovedì, ma l’ospedale non ha aperto la cella frigo al medico necroscopo che doveva fare dei prelievi biologici. Del funerale di Cervone, che viveva in una roulotte vicino al canile, si stanno occupando i Servizi sociali, che si mettono in moto nel caso di persone sole o indigenti. E un'impresa funebre cittadina ha accettato di occuparsi della sepoltura. La salma era rimasta in obitorio mentre il Comune cercava un familiare per il consenso alla cremazione. Ricerca che ha richiesto giorni, con l’ospedale che chiedeva di accelerare i tempi per liberare la cella frigo. Finalmente viene trovato un fratello a Milano e la cremazione viene fissata per il 22. Ma a quel punto è l’ospedale, inspiegabilmente, a non muoversi e a far saltare la cremazione nonostante le autorizzazioni in regola. Nei prossimi giorni si spera di dare sepoltura a Cervone. (t.d.r.)