Lanciano, prende l’antibiotico e muore a 46 anni 

Fatale per Marconetti lo shock anafilattico dopo l’iniezione del farmaco. L’uomo lascia due figli, donate le cornee

LANCIANO. Muore nel giorno della festa del papà dopo una puntura di antibiotico. È uno shock anafilattico a strappare alla vita Filippo Marconetti, 46enne di Lanciano. Una grave, e inaspettata, reazione allergica ad un farmaco è la causa della morte, arrivata improvvisa ieri pomeriggio. Il giorno che doveva essere di felicità e sorrisi per un papà e i suoi bambini si trasforma in tragedia, di quelle che fanno male al cuore e che lasciano attoniti. Ieri pomeriggio Marconetti fa una puntura di antibiotico per curare, pare, una bronchite. Subito dopo, però, avverte i sintomi tipici della crisi anafilattica: prurito, affanno, senso di oppressione. I familiari capiscono la gravità della situazione e chiamano subito il 118 che trasporta l’uomo al Pronto soccorso, in codice rosso. Ogni secondo è prezioso in questi casi. Arrivato in ospedale, all’uomo viene fatta la puntura di adrenalina, che è il trattamento primario per l’anafilassi, e vengono allertati i medici della Rianimazione. Ma il giovane papà è ormai in arresto cardiaco. I rianimatori per oltre un’ora cercano di strapparlo alla morte, praticano il massaggio cardiaco e fanno tutte le manovre salvavita. Ma non c’è nulla da fare. Marconetti chiude gli occhi per sempre. Una morte per una reazione allergica grave al principio attivo di un antibiotico, di cui l’uomo non era a conoscenza. Una morte inaspettata che lascia sgomenti ed è difficile da accettare per la moglie Alba, i due figli, i familiari, per gli amici e i colleghi di tante avventure. Marconetti si occupava di immobili ed era amministratore di condominio, con una passione per i cani, per la politica e la sua città. «È stato tra i fondatori del movimento civico Libertà in Azione», ricorda affranta la capogruppo in consiglio comunale Tonia Paolucci, «nel 2011 è stato tra i promotori del movimento, ne ha seguito la nascita e gli sviluppi. Si è anche candidato alle amministrative nella lista per fare un’esperienza civica. Persona squisita, di animo buono, pronto ad aiutare tutti e a mettersi in gioco, disponibile. Amava la politica e il movimento civico perché libero dalle logiche di partito. Era una persona speciale». E «speciale» è la parola con cui lo descrivono e ricordano i tanti amici che, increduli e affranti, appena appresa la notizia della morte, hanno lasciato messaggi di cordoglio anche sui social. La triste notizia ha fatto rapidamente il giro della città, perché Marconetti era conosciuto, anche per il suo impegno nella parrocchia di San Pietro. In serata, autorizzato dalla famiglia, è iniziato l’espianto delle cornee che permetterà di aiutare altre persone malate.
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