Lavori a Sant’Urbano Nasce il comitato per sbloccare le opere 

Bucchianico. Assemblea davanti alla chiesa chiusa da 2 anni Entro settembre la nomina dei tecnici per la progettazione

BUCCHIANICO. «Rimarremo vigili», ha garantito Claudio D’Orazio, «presto arriverà un comitato per seguire tempi e burocrazia sui lavori di messa in sicurezza della chiesa di Sant’Urbano». Intanto i disagi si prospettano ancora per anni con il luogo di culto più grande del paese che è venuto a mancare: Sant’Urbano accoglieva 500-600 fedeli a celebrazione contro i 150 posti della chiesa parrocchiale; così i fedeli rimangono in piedi, fuori o disertano la messa.
Domenica pomeriggio sono stati un centinaio i cittadini che si sono dati appuntamento davanti alla chiesa di Sant’Urbano per capire perché i lavori non partono. La chiesa, chiusa dopo il terremoto dell’ottobre 2016, aspettava interventi già dopo il sisma dell’Aquila del 2009, ma i lavori non li ha mai visti partire. A spiegare la situazione sono il sindaco Gianluca De Leonardis, la deputata 5 Stelle Daniela Torto, il parroco Mario Agasantis, il Sergentiere Guglielmo Tatasciore e il Banderese in carica Loris Zappacosta.
Nel lungo passamano burocratico, iniziato 9 anni fa con il terremoto aquilano che ha fatto stanziare 2 milioni di euro per i lavori di messa in sicurezza della chiesa, c’è stato un nodo nel 2015 che ha portato via la pratica dall’Ufficio speciale di ricostruzione al Mibac, segretariato regionale, che lo ha inserito nel Cipe 77 del 2015. Sono passati 3 anni in cui si parla ancora di procedure per la realizzazione del progetto esecutivo, «quando era già pronto un progetto redatto da un gruppo di tecnici locali che il segretariato poteva far proprio, avvalorato anche dalla Sovrintendenza (progetto che oggi non è più considerabile perché si sono aggiunti i danni del sisma del 2016 e di un fulmine nel 2017 che ha bruciato tutto il sistema elettrico, ndc).
«Si è creato così un andirivieni di carte tra uffici che ha rallentato tutte le procedure di attuazione», ha commentato un tecnico, «una serie di lungaggini che non ci fanno ben sperare di rimettere i piedi nella nostra chiesa prima di qualche anno». Ad oggi un progetto ancora non c’è e non si capisce bene quali siano i problemi strutturali della chiesa.
Intanto il sindaco De Leonardis e la deputata Torto hanno parlato di nuovi tempi di attuazione. Sono stati nominati il Rup (responsabile unico del procedimento), e il direttore dei lavori; nel corso di questo mese verranno nominati i progettisti che per la fine dell’anno dovranno presentare il progetto e a primavera dovrebbero partire i lavori.
Debora Zappacosta
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