Lavori fermi al pontile, sciolto il contratto 

Vasto. Dopo tre anni è ancora fermo il cantiere per la passerella. Le minoranze: l’assessore si dimetta

VASTO. La ditta non ha eseguito l’intervento nei tempi previsti e il Comune rescinde il contratto di sponsorizzazione, annunciando una nuova gara d’appalto. Tre anni non sono stati sufficienti per la sistemazione della passerella del pontile, uno dei simboli di Vasto Marina, chiuso e poi riaperto durante la passata stagione estiva. Un tempo ritenuto eccessivo dalle opposizioni che, nello stigmatizzare i ritardi che stanno costellando un intervento di manutenzione ordinaria, parlano di «ennesima farsa targata centrosinistra» e chiedono le dimissioni dell’assessore e vicesindaco Giuseppe Forte. A far esplodere la polemica è stata la rescissione del contratto stipulato con l’impresa De Francesco srl per la fornitura e posa della nuova pavimentazione in legno della passerella del pontile. «L’intervento non è stato eseguito nei tempi previsti (180 giorni) pertanto si è proceduto alla risoluzione del contratto stesso», fanno sapere da Palazzo di città, «l’ufficio tecnico sta provvedendo alla revisione del progetto per procedere a una nuova gara di appalto. È prevista la realizzazione della pavimentazione in legno composito, che consentirà una maggiore durata dell’opera e una minore manutenzione. Il costo dell'intervento è di 70mila euro. Il prossimo anno, invece, si procederà sui piloni del pontile con un progetto del costo di 100 mila euro», prosegue la nota, «pertanto per evitare disagi alla stagione estiva, con la chiusura dell’area, si procederà alla realizzazione dei lavori nel 2020».
I consiglieri comunali di Fratelli d’Italia-An parlano di «farsa targata centrosinistra». «Nove mesi fa presentammo una dettagliata interrogazione per chiedere conto dell’incredibile paralisi, e il sindaco Francesco Menna si rifugiò dietro la scusa di un “pregiato legno africano” necessario per la pavimentazione, che era stato bloccato da qualche fenomeno di forza maggiore», è il caustico commento di Vincenzo Suriani e Francesco Prospero, «poi il legno africano fu individuato in un semplice parquet di legno Ipè o Azobè, facilmente acquistabile anche su internet, dagli appositi rivenditori. Oggi l’amministrazione cambia versione e ribalta le cause della stasi su uno sponsor esterno, decidendo di risolvere il contratto e dando vita a una nuova gara d’appalto».
Il gruppo consiliare del Movimento 5 stelle chiede la “testa” di Forte. «Di fronte al fallimento totale di un progetto che riguarda la struttura simbolo di Vasto Marina e che si presentava tutt’altro che complesso, chiediamo all’assessore di trarre le debite conseguenze e di rimettere le deleghe nelle mani del sindaco», è l’invito rivolto da Dina Carinci e Marco Gallo, «come potranno infatti i cittadini ancora credere alle sue parole e confidare nella sua capacità di gestire lavori pubblici ben più complessi della ripavimentazione di un pontile?».
Anna Bontempo
©RIPRODUZIONE RISERVATA.