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Libro sulle storie dei disabili Mingroni cerca un editore

CASOLI. «“Cercasi Editore disperatamente”, cari Striscia la notizia e Le Iene, potete fare qualcosa per questa mia richiesta-ricerca?». Potrebbe sembrare bizzarra questa richiesta di Severino...

CASOLI. «“Cercasi Editore disperatamente”, cari Striscia la notizia e Le Iene, potete fare qualcosa per questa mia richiesta-ricerca?». Potrebbe sembrare bizzarra questa richiesta di Severino Mingroni, disabile di Casoli che dal 1995 lotta con una terribile malattia, la Locked-in Syndrome -Lis causata da una trombosi all’arteria basilare. Come, adesso Severino vuole diventare anche scrittore a “scrocco”?. No, Severino “inchiodato” alla sua sedia, lotta per tanti altri. È lui stesso che nel suo blog, Severino Mingroni-Diario di un locked-in, scrive le ragioni della richiesta. «Una scrittrice napoletana, Gigliola Izzo, ha raccolto storie di disabili, tipo la mia, e di loro familiari, con una sua premessa sulla nostra comunicazione alternativa e aumentativa. Ora credo proprio che Gigliola stia cercando un editore che pubblichi il libro che ha scritto grazie alle nostre storie. Affinché lo possano comprare e leggere anche disabili gravissimi come me, sarebbe opportuno davvero che il libro fosse pure un ebook gratuito. Vi pregherei di diffondere il più possibile questo post».

Precisiamo che Severino “scrive con gli occhi” perché il suo corpo è completamente paralizzato, sente e vede male e ha solo un difficoltoso movimento volontario della testa grazie al quale riesce a far scorrere un puntatore sullo schermo del computer e comunicare con il mondo esterno.

Severino, che ha 55 anni, è presidente onorario dei Radicali Abruzzo; lo scorso febbraio ha lanciato nel suo blog un appello shock: «Aiutatemi a morire, chiedo il suicidio assistito». In quell’occasione scrisse che la sua battaglia, dopo aver intrapreso quella sulla vita indipendente, è «far approvare la legge Coscioni sull’eutanasia e il suicidio assistito. Vorrei pure uno Stato sociale perfetto per i disabili italiani che vogliono vivere».

Severino continua a lottare e la ricerca di un editore che finanzi il libro scritto da disabili come lui, è solo un’altra tappa di un percorso estremamente doloroso.

Matteo Del Nobile

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